Alessia a Zelig
9 novembre 2007
Alessia è venuta una sera a vedere Zelig dal vivo e mi ha spedito questa sua foto e il commento che segue, le ho chiesto il permesso di pubblicarlo, ed eccolo qui sotto.
Per la cronaca, la puntata di questa sera è fortissima. Cito solo un paio di cosucce (oltre a Claudiano con occhiali... più che a specchio): Vanessa che fa il verso alle iene insieme a Gigi e Ross, e io e lei cooptati dal cinema polacco... da vedere.
Scrivere al fans club di personaggio famoso, fino a qualche anno fa l’avrei trovato impensabile invece eccomi qua, a trent’anni, a
scriverti. Ti seguo da diversi anni, soprattutto a Zelig e finalmente
quest’anno sono venuta a trovarti nel “Grande mondo di ZELIG”. Quando ti ho visto alla registrazione ho cercato di conoscerti un po’ di più.
Attraverso le tue espressioni e i fuori onda ho tentato di cogliere l’”uomo” Claudio Bisio e ti diro’ che mi hai ispirato fiducia ed è per questo che ho deciso di raccontarmi come si fa con i vecchi” amici di penna”.
Faccio parte della categoria dei “bamboccioni” ( un termine che
ultimamente va di moda) non per scelta ma per necessita’. Non avrei mai pensato di trovarmi a trent’anni a casa dei miei, visto che a ventitre anni, contro il loro parere sono andata a New York a fare la baby –sitter, a venticinque sono stata per tre mesi in U.K, a seguire dei corsi all’universita’. Pensavo che una laurea ti potesse garantire qualcosa in più ma da quando mi sono laureata passo da un lavoro all’altro, non per scelta ma perche’ i contratti a termine vanno per la maggiore: così sono stata segretaria, assistente commerciale, e anche redattrice in un giornale locale. Ho lavorato in un settimanale locale per più di un anno “assunta” se così si può dire con un contratto collaborazione. Probabilmente scriverei ancora se sei mesi fa non mi avessero illuso con la prospettiva di un contratto a tempo indeterminato e mille euro contro i 700 o 800 del giornale. Adesso la societa’ per cui lavoro, in seguito ad un riduzione del fatturato, ha deciso di lasciarmi a casa (non mi soffermo sui dettagli ma sono stata proprio presa per i fondelli) e io che pensavo di aver fatto un affarone, a fine novembre mi ritrovero’ nuovamente alla ricerca di un “qualcosa”. Ho lasciato il lavoro di giornalista (che a livello locale non è una passeggiata) per un lavoro sicuro cha avrebbe dovuto darmi
garanzie e mi trovo con un pugno di mosche in mano.
PS. Non hai mai pensato di fare un film ambientato in una redazione locale? Ce ne sarebbero di cose da raccontare…Noi eravamo un team esilarante, capeggiato da un piccolo dittatore (capo redattore ), le scene comiche non mancherebbero, ma contemporaneamente si racconterebbero le speranze di un gruppo di ragazzi che lavorando anche sette giorni su sette cerca di realizzare i propri sogni….Avevamo pensato di scrivere un libro ma poi come al solito ognuno va per la sua strada e non si combina mai niente.
Grazie per avermi concesso questo piccolo sfogo,
un abbraccio Alessia.
Per la cronaca, la puntata di questa sera è fortissima. Cito solo un paio di cosucce (oltre a Claudiano con occhiali... più che a specchio): Vanessa che fa il verso alle iene insieme a Gigi e Ross, e io e lei cooptati dal cinema polacco... da vedere.
Scrivere al fans club di personaggio famoso, fino a qualche anno fa l’avrei trovato impensabile invece eccomi qua, a trent’anni, a
scriverti. Ti seguo da diversi anni, soprattutto a Zelig e finalmente
quest’anno sono venuta a trovarti nel “Grande mondo di ZELIG”. Quando ti ho visto alla registrazione ho cercato di conoscerti un po’ di più.
Attraverso le tue espressioni e i fuori onda ho tentato di cogliere l’”uomo” Claudio Bisio e ti diro’ che mi hai ispirato fiducia ed è per questo che ho deciso di raccontarmi come si fa con i vecchi” amici di penna”.
Faccio parte della categoria dei “bamboccioni” ( un termine che
ultimamente va di moda) non per scelta ma per necessita’. Non avrei mai pensato di trovarmi a trent’anni a casa dei miei, visto che a ventitre anni, contro il loro parere sono andata a New York a fare la baby –sitter, a venticinque sono stata per tre mesi in U.K, a seguire dei corsi all’universita’. Pensavo che una laurea ti potesse garantire qualcosa in più ma da quando mi sono laureata passo da un lavoro all’altro, non per scelta ma perche’ i contratti a termine vanno per la maggiore: così sono stata segretaria, assistente commerciale, e anche redattrice in un giornale locale. Ho lavorato in un settimanale locale per più di un anno “assunta” se così si può dire con un contratto collaborazione. Probabilmente scriverei ancora se sei mesi fa non mi avessero illuso con la prospettiva di un contratto a tempo indeterminato e mille euro contro i 700 o 800 del giornale. Adesso la societa’ per cui lavoro, in seguito ad un riduzione del fatturato, ha deciso di lasciarmi a casa (non mi soffermo sui dettagli ma sono stata proprio presa per i fondelli) e io che pensavo di aver fatto un affarone, a fine novembre mi ritrovero’ nuovamente alla ricerca di un “qualcosa”. Ho lasciato il lavoro di giornalista (che a livello locale non è una passeggiata) per un lavoro sicuro cha avrebbe dovuto darmi
garanzie e mi trovo con un pugno di mosche in mano.
PS. Non hai mai pensato di fare un film ambientato in una redazione locale? Ce ne sarebbero di cose da raccontare…Noi eravamo un team esilarante, capeggiato da un piccolo dittatore (capo redattore ), le scene comiche non mancherebbero, ma contemporaneamente si racconterebbero le speranze di un gruppo di ragazzi che lavorando anche sette giorni su sette cerca di realizzare i propri sogni….Avevamo pensato di scrivere un libro ma poi come al solito ognuno va per la sua strada e non si combina mai niente.
Grazie per avermi concesso questo piccolo sfogo,
un abbraccio Alessia.