Spiritosi...
Ma vi siete accorti che il suo ottimo Bisiomboldo (o "ritratto del citrullo", come lo ha ribattezzato Vanessa) è stato mostrato in trasmissione?
Ricevo questa bella lettera di Gina in risposta a un mio post di qualche giorno fa…
Ciao Claudio,
Leggo il tuo blog da qualche mese, ci sono capitata un giorno per caso e non ho perso più un post.Ho vent'anni, lo so che non è un dato che possa interessarti… ma potrebbe servirti quando non troverai il senso di questa mail e di questo tempo che ti sto facendo perdere, così potrai dire, come fanno in tanti… "stupida ragazzina!".
Mi ha colpito il tuo ultimo post, l'intervista. Mi ha colpito in particolar modo perché si fa riferimento al liceo… mi sono diplomata solo 2 anni fa, ma quando ci penso mi viene lo stesso un po' di nostalgia… di rimpianto… di malinconia… ma poi penso ai compagni che mi sono ritrovata in classe e tiro un sospiro di sollievo.
Una classe di sinistra… l'ho sempre sognata. Mi sarebbe bastato avere dei compagni pronti a discutere, a ragionare su dei pensieri anche divergenti… invece no… purtroppo la mia classe era divisa in 3 parti, io, quelli che non si esprimono perché bo… e quelli che "Quando c'era Mussolini sì che si viveva bene!"… e quando gli chiedevi, "ma tu che cavolo ne sai che Mussolini è morto 40 anni prima che tu nascessi??", loro rispondevano, "voi comunisti non capite niente… continuate a mangiare bambini!"… e via per 5 anni a sopportare frasi del tipo: "i gay sono malati, devono morire; i 'negri' fanno schifo, gli immigrati devono affogare tutti"… ed era inutile discutere, c'ho provato per 4 anni, ma poi mi sono arresa alla loro ignoranza… Pregiudizi, cose riferite per sentito dire dai genitori, dai nonni, abitanti tutti di un piccolo paesino nero… in tutti i sensi!
Nella mia classe in quinta liceo quasi non ci parlavamo, cercavamo di studiare per finire prima possibile… le facoltà erano già tutte decise, odontoiatria la figlia del dentista, fisioterapia il figlio del fisioterapista… e così via. Credo che tra tutte (eravamo tutte femmine, c'erano anche 2 maschi, ma non hanno mai fatto testo!) la scelta più difficile sia stata la mia… delusa dal mondo che mi circondava, motivata da una sete di giustizia ho scelto Giurisprudenza… niente di male… solo che la mia scelta è stata forse un po' azzardata… giurisprudenza è dappertutto, eppure io ho scelto quella ad 800km da casa, l'unica a numero chiuso, la facoltà più di destra che mai.
Ma ora sto da dio, ho trovato tutti amici aperti al dialogo e che condividono per la maggior parte le mie idee e i miei sogni, mi sto riscattando quei 5 anni che mi sono persa! Per carità… sono ancora circondata da figli di papà, e al giorno d'oggi anche di mamma, che mi guardano dall'alto delle loro carte di credito… ma provo solo pena per loro, e mi godo la mia libertà!!
Rileggo il tuo post e mi fermo a sognare come sarebbe stato vivere i miei vent'anni 30 anni fa… magari a Milano, magari nella tua classe… e sono convinta che in ogni caso mi sarei almeno divertita!
Scusa il disturbo… buona giornata!!
Gina