Siete il mio pubblico
2 novembre 2007
Ecco qui di seguito il monologhino che reciterò questa sera a Zelig, come sempre con l'aiuto di Roy Paci e degli Aretuska.
Il monologo di questa sera è diverso dagli altri, o meglio, lo è la sua genesi. Ho preso, insieme a Gino e Michele, alcune battute già esistenti, sia di italiani (la battuta della birra è di Paolo Burino che ringrazio pubblicamente), sia di stranieri (la battuta sull'ikea è di Jay Leno), molte delle quali pubblicate nell 'ultimo libro edito da Kowalski dal titolo "Cicale" e le ho assemblate (aggiungendo ovviamente di mio e rendendole mini-racconto). Il risultato è quello che segue.
Siete il mio pubblico, è giusto sappiate tutto di me.
Quando sono nato avevo circa quattordici anni. Ero alto uno e settanta, pesavo ottanta chili. Un ragazzone, insomma. Ribelle. Avevo anche un ciuffo ribelle che poi mio sono tagliato perché mi dava fastidio.
Sono nato il 19 Marzo 1957, come Bruce Willis... e Osama Bin Laden. E questa purtroppo non è una battuta. Inconsciamente sono sempre stato combattuto tra il vivi e il lascia morire...
A scuola sono stato molto precoce.
Alle elementari ad esempio ebbi una tumultuosa storia d’amore con la mia maestra di geografia. Temo che questo fatto mi abbia lievemente traumatizzato, dato che ancora oggi riesco ad eccitarmi solo davanti a una cartina dell’Umbria. E a raggiungere l’orgasmo solo visualizzando il delta del Po: Po di Goro, Po di Tolle, Po di Gnocca... Ssssììì!
Sono stato precoce anche nell’apprendimento. Per dirvi io ho imparato a scrivere prestissimo, molto prima di imparare a leggere. Difatti scrivevo, poi guardavo e dicevo: “Che cacchio c’è scritto?”
Sono uscito dal liceo dopo otto lunghi anni. Per buona condotta, e ho iniziato a frequentare i bar. Passavo le giornate da un bar all’altro. E questo è niente, quel che è peggio è che dopo qualche tempo ho incominciato anche a bere. (se frequenti i bar senza bere, non è così pericoloso)... Beh, se vi posso dare un consiglio: non fatelo, mai. Alcolizzarsi fa malissimo. Prendete il mio caso. Io sono anni ormai che vivo con un fegato solo... Ieri sera, ad esempio, ho bevuto tanta di quella birra che stamattina ho dovuto fare la pipì inclinando il water per non riempirlo di schiuma.
Dicevo che sono nato in marzo, il mese delle donne. Ve lo devo dire che le amo? Lo sospettavate? Beh, è vero, diciamo che non avrei mai potuto essere gay. Per quanto… voglio dire: non sono gay e ci tengo a sottolinearlo. Tuttavia… lo confesso, una volta… tanti anni fa… una notte di agosto… ero molto ubriaco… mi serviva un passaggio… Beh, è successo! Una volta sola però! D’altronde a chi non è capitato almeno una volta nella vita di essere ubriaco e di avere bisogno di un passaggio…
Ci avete creduto! Lo sapevo che ci sareste cascati! Boccaloni! Vi ho raccontato una bugia! Non mi serviva nessun passaggio!
Roy: E non eri neppure ubriaco.
E tu come fai a saperlo?
Roy: ero quello che ti ha dato il passaggio.
... e poi è statisticamente dimostrato che su dieci uomini...
La statistica, altra roba che mi fa infuriare! L’ultima che ho letto dice che in Europa un bambino su 10 è stato concepito su un letto dell’Ikea! Il 10%, incredibile! Ma la cosa ancora più incredibile è che gli altri 9 sono stati concepiti per terra perché i genitori non sono riusciti a montare il letto dell’Ikea! Il 90%...
veramente sarebbe l’85%, perché c’è sempre un 5% che per tornare dall’Ikea gli serve un passaggio… e qualcuno che ti dà un passaggio lo trovi sempre, vero Roy?
Il monologo di questa sera è diverso dagli altri, o meglio, lo è la sua genesi. Ho preso, insieme a Gino e Michele, alcune battute già esistenti, sia di italiani (la battuta della birra è di Paolo Burino che ringrazio pubblicamente), sia di stranieri (la battuta sull'ikea è di Jay Leno), molte delle quali pubblicate nell 'ultimo libro edito da Kowalski dal titolo "Cicale" e le ho assemblate (aggiungendo ovviamente di mio e rendendole mini-racconto). Il risultato è quello che segue.
Siete il mio pubblico, è giusto sappiate tutto di me.
Quando sono nato avevo circa quattordici anni. Ero alto uno e settanta, pesavo ottanta chili. Un ragazzone, insomma. Ribelle. Avevo anche un ciuffo ribelle che poi mio sono tagliato perché mi dava fastidio.
Sono nato il 19 Marzo 1957, come Bruce Willis... e Osama Bin Laden. E questa purtroppo non è una battuta. Inconsciamente sono sempre stato combattuto tra il vivi e il lascia morire...
A scuola sono stato molto precoce.
Alle elementari ad esempio ebbi una tumultuosa storia d’amore con la mia maestra di geografia. Temo che questo fatto mi abbia lievemente traumatizzato, dato che ancora oggi riesco ad eccitarmi solo davanti a una cartina dell’Umbria. E a raggiungere l’orgasmo solo visualizzando il delta del Po: Po di Goro, Po di Tolle, Po di Gnocca... Ssssììì!
Sono stato precoce anche nell’apprendimento. Per dirvi io ho imparato a scrivere prestissimo, molto prima di imparare a leggere. Difatti scrivevo, poi guardavo e dicevo: “Che cacchio c’è scritto?”
Sono uscito dal liceo dopo otto lunghi anni. Per buona condotta, e ho iniziato a frequentare i bar. Passavo le giornate da un bar all’altro. E questo è niente, quel che è peggio è che dopo qualche tempo ho incominciato anche a bere. (se frequenti i bar senza bere, non è così pericoloso)... Beh, se vi posso dare un consiglio: non fatelo, mai. Alcolizzarsi fa malissimo. Prendete il mio caso. Io sono anni ormai che vivo con un fegato solo... Ieri sera, ad esempio, ho bevuto tanta di quella birra che stamattina ho dovuto fare la pipì inclinando il water per non riempirlo di schiuma.
Dicevo che sono nato in marzo, il mese delle donne. Ve lo devo dire che le amo? Lo sospettavate? Beh, è vero, diciamo che non avrei mai potuto essere gay. Per quanto… voglio dire: non sono gay e ci tengo a sottolinearlo. Tuttavia… lo confesso, una volta… tanti anni fa… una notte di agosto… ero molto ubriaco… mi serviva un passaggio… Beh, è successo! Una volta sola però! D’altronde a chi non è capitato almeno una volta nella vita di essere ubriaco e di avere bisogno di un passaggio…
Ci avete creduto! Lo sapevo che ci sareste cascati! Boccaloni! Vi ho raccontato una bugia! Non mi serviva nessun passaggio!
Roy: E non eri neppure ubriaco.
E tu come fai a saperlo?
Roy: ero quello che ti ha dato il passaggio.
... e poi è statisticamente dimostrato che su dieci uomini...
La statistica, altra roba che mi fa infuriare! L’ultima che ho letto dice che in Europa un bambino su 10 è stato concepito su un letto dell’Ikea! Il 10%, incredibile! Ma la cosa ancora più incredibile è che gli altri 9 sono stati concepiti per terra perché i genitori non sono riusciti a montare il letto dell’Ikea! Il 90%...
veramente sarebbe l’85%, perché c’è sempre un 5% che per tornare dall’Ikea gli serve un passaggio… e qualcuno che ti dà un passaggio lo trovi sempre, vero Roy?