Il blog

RELIGIONE

Io storicamente, culturalmente, per tradizione di famiglia, sono ateo.

Però recentemente sono entrato in crisi mistica. Mi sono convertito: musulmano. Adesso sto sul culo a tutti. Ma come, anche Cassius Clay, Cat Stevens sono diventati musulmani (difatti anche loro un po’ sul culo stanno...)

Mi tocca cambiare di nuovo...

Mi son detto: Buddista? E’ che va bene se sei già a posto, bello sereno, paciarotto, i figli che prendono ottimo a scuola, al lavoro ti stimano moltissimo... no, non fa per me.

Induista? No, poi mi tocca sparare ai Sikk, come in Siri Lanka.

Sikk? No, poi mi tocca ammazzare un Ghandi, come in India.

Cristiano cattolico? Poi mi tocca mettere le bombe ai protestanti, come a Belfast.

Ebreo sionista? Poi mi tocca occupare i territori dei palestinesi, come a Hebron.

Cristiano maronita, anglicano, animista che poi mi toccano i riti woodo???

E se restassi ateo, agnostico, miscredente, così non faccio del male a nessuno?

BUSH

Il Time ha eletto Bush personaggio dell’anno con queste motivazioni: "E' rimasto fedele alle proprie opinioni",  ha "riscritto le regole della politica per adattarle al suo stile da cowboy" e, soprattutto, ha "convinto la maggioranza degli elettori di meritare un secondo mandato alla Casa Bianca". Questo mi ha fatto pensare che in realtà io stesso avevo troppo velocemente archiviato la questione. Non la metterei sul piano personale (molti dicono che “Kerry è un carotone”, tra l’altro probabilmente lo è, anche se non so cosa voglia dire esattamente). Persino alcuni ambienti della sinistra sostengono che una delle cause della vittoria di Bush sia stato proprio un certo radicalismo e alcuni attacchi personalizzati come il film di Michael Moore “ Fahreneit 9/11". Non è così. Gli Americani Bush lo hanno scelto, liberamente oso dire. Questa volta non vale neppure appellarsi alla pur vera realtà di una minoranza che esercita negli Usa il diritto di voto (in questa tornata elettorale l’afflusso alle urne è decisamente aumentato). Il problema è un altro. E’ vero che non si possono lasciare le sorti del mondo in mano a una persona sola ma facendo un passo indietro meglio dire che le sorti del mondo non si possono neppure lasciare in mano a un solo paese, a un solo popolo.

Se c’è una cosa che non sopporto (ce ne sono tante) è quando sento i politici del nostro centrodestra dileggiare l’Onu. Lo ha fatto recentemente l’on. Gustavo Selva a Porta a porta, lo fa costantemente Ferrara. Il leit motiv è: l’Onu è impotente, non prende decisioni, non ha un esercito all’altezza… ma la colpa di chi è? L’Onu non è fatto dall’Italia + la Russia + gli Stati Uniti + la Cina + la Francia e così via? Non funziona? Impegniamoci, sforziamoci per farlo funzionare! Altrimenti creiamo un altro organismo internazionale un po’ più agile, magari con qualche potere di veto in meno nato dagli equilibri della seconda Guerra mondiale ormai un pochino vecchiotti… ma non lasciamo le sorti del mondo a un paese solo e quindi a una persona sola, democratica o repubblicana che sia!

Ricordate Guerre Stellari: un Consiglio impotente è funzionale a un paese prepotente. E viceversa.