Il blog

Doppio misto

Doppio misto
Continuo a leggere i vostri commenti al film "Si può fare" che incredibilmente, pur se distribuito solo con un'ottantina di copie e partito in sordina, ieri era il secondo incasso come media a schermo (secondo solo a James Bond, tanto per intenderci).

Ma cominciano ad arrivarmi anche commenti dal libro appena uscito per Feltrinelli: "Doppio misto", scritto con (o contro) la mia dolce metà...

Si accettano ulteriori commenti.

Grazie...

Grazie...
Sto continuando a leggere i vostri commenti al film, davvero riuscite a commuovermi e a farmi pensare che sono davvero fortunato a fare un lavoro che (qualche volta) riesce ad aiutare, a far riflettere, senza pregiudizi, come in questo caso, su un tema forte e insidioso come la malattia mentale.

Particolare emozione mi ha suscitato la lettera di Cy da Rimini.

Grazie ancora, i vostri commenti superano la semplice categoria bello/brutto. Sono contributi essenziali e a mio avviso faranno parte del bagaglio del film, qualsiasi destino dovesse avere. Superano, ovviamente e per fortuna, anche le categorie successo/flop dettate da cinetel o scarni numeri e percentuali.


Si può fare? Si sta facendo!

Si può fare? Si sta facendo!
Sì, sta accadendo un piccolo miracolo.
Un film uscito un po' in sordina, presentato fuori concorso al festival del cinema di Roma, sta sopravanzando altri film più blasonati e usciti con molte più copie...

Grazie davvero al famoso passaparola che sento nominare da tempo ma che solo ora comincio a capire cosa sia.

Basta leggere i vostri commenti al post precedente dedicato al film.
Devo ammettere che mi sono emozionato leggendoli.
Raccontate di sale in cui alla fine del film scatta spontaneo l'applauso. Io vado molto al cinema ma non mi è mai capitato di assistere a qualcosa del genere.

Grazie a tutti voi per le emozioni che mi state rimandando e ribadisco (e chi ha visto il film sa che dico la verità) che i veri protagonisti sono gli splendidi attori che interpretano i "matti".

Eccovi quindi una foto di gruppo inedita, scattata durante la lavorazione del film.

Doppio misto

Doppio misto
Lei è Sandra, è mia moglie. Non ha mai voluto farsi fotografare, ma questa volta ne è stata costretta. E' appena uscito un libro che abbiamo scritto a quattro mani: "Doppio misto", Feltrinelli editore.

E' quasi un romanzo, è una finta autobiografia incrociata, è un epistolario... insomma è un gran casino, ma è molto divertente (dicono gli altri). Noi, per ora, ci siamo divertiti a scriverlo. Diciamo che c'è la versione di lei e la versione di lui. Di tutto.

E' la storia parallela di due ragazzi che hanno alcuni anni di differenza, sono di sessi diversi e vivono in città lontane, intanto in Italia accadono tante cose, dal rapimento Moro, ai mondiali vinti dall'Italia nel 1982... fino a che questi due ex ragazzi si incontrano, in maniera decisamente imprevedibile: lei ubriaca vomita nella macchina del padre di lui (una Giulia 1300 color vinaccia... appunto)...