Lavoro interinale
23 maggio 2008
Prima un breve commento al post precedente.
Mi fa piacere che gli interventi dell'amico Carlo di Conegliano possano risulultare utili a Giovanna di Imperia. Mai avrei pensato ad un uso siffatto di questo blog, ma... perché no!
Ed ora veniamo al tema di questo post. Ricevo via internet questa immagine (che probabilmente è una pubblicità).
Tuttavia fa pensare. Che questo possa essere un rimedio allla mancanza di lavoro per i giovani laureati e non?
Speriamo di no.
Claudiano è con te
21 maggio 2008
Ricevo questa mail da Giovanna che dal tono mi sembra vera...
Le auguro una gran vittoria in tribunale.
Buongiorno!
ovvio che sono una tua FAN e pur sapendo che difficilmente leggerai o risponderai a questa mia...ti scrivo per raccontartene una bella che MI RIGUARDA, ma riguarda anche te.
Sono separata e la mia è un di quelle storie tragiche per certi versi, tristemente comiche per altri.
Il mio ex che a parere di molti è affetto da paranoia schizoide/doppia personalità e tutte quelle cose lì per cui si può definire matto (ma di quelli cattivi) pare aver trovato pace dopo che gli ho svelato di essere felicemente fidanzata con CLAUDIANO.
Davvero - dice lui?
Non ci posso credere...ci crede...!!!!
Non sa chi e' Claudiano. E il bello è che non si informa neppure.
Sì replico io. E' un uomo dolcissimo, spiritosissimo e si occuperà di me e della bambina.
Doppio respiro di sollievo del cretino. Non solo non sa chi sei, non solo ci crede, ma vuole che ti presenti a LUI!
Siamo vicini ad una delle ennesime convocazioni in tribunale.
Se solo (ma lo farà VEDRAI!!) DICHIARASSE DI NON DOVERMI PIU' ALCUNCHE' PERCHE' ORMAI CONVIVO CON CLAUDIANO, AVREI PER CERTO VINTO LA CAUSA.
ma come si fa cazzooo??? Ma cosa ci ho visto???
Ti giuro che se tu potessi fargli anche solo ua telefonata...
Ciao e grazie...!!!!
Giovanna.
Pasolini
13 maggio 2008
"L'Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo. Essere laici, liberali, non significa nulla, quando manca quella forza morale che riesca a vincere la tentazione di essere partecipi a un mondo che apparentemente funziona, con le sue leggi allettanti e crudeli. Non occorre essere forti per affrontare il fascismo nelle sue forme pazzesche e ridicole: occorre essere fortissimi per affrontare il fascismo come normalità, come codificazione, direi allegra, mondana, socialmente eletta, del fondo brutalmente egoista di una società. Non esiste solo il potere che si esercita nelle decisioni, ma anche un potere meno visibile che consiste nel fatto che certe decisioni non sono neanche proposte, perché difficili da gestire o perché metterebbero in questione interessi molto stabili. La grande differenza tra i valori proclamati e i valori reali della società, l'omologazione, fanno pensare veramente a una società totalitaria. Quello che importerà nel futuro sarà il comportamento della più grande forza mai conosciuta: la massa omologata dei consumatori, la stragrande maggioranza degli esseri umani, non più l'ingegno delle élites culturali o l'attività dei politici. L'identikit di questo volto ancora bianco del nuovo Potere attribuisce vagamente ad esso dei tratti "moderati", dovuti alla tolleranza e a una ideologia edonistica perfettamente autosufficiente; ma anche dei tratti feroci e sostanzialmente repressivi: la tolleranza è infatti falsa, perché in realtà nessun uomo ha mai dovuto essere tanto normale e conformista come il consumatore; e quanto all'edonismo, esso nasconde evidentemente una decisione a preordinare tutto con una spietatezza che la storia non ha mai conosciuto. Dunque questo nuovo Potere non ancora rappresentato da nessuno e dovuto a una «mutazione» della classe dominante, è in realtà - se proprio vogliamo conservare la vecchia terminologia - una forma "totale" di fascismo. Ma questo Potere ha anche "omologato" culturalmente l'Italia: si tratta dunque di un'omologazione repressiva, pur se ottenuta attraverso l'imposizione dell'edonismo e della joie de vivre. Una visione apocalittica, certamente, la mia. Ma se accanto ad essa e all'angoscia che la produce, non vi fosse in me anche un elemento di ottimismo, il pensiero cioè che esiste la possibilità di lottare contro tutto questo, semplicemente non sarei qui, tra voi, a parlare".
Pier Paolo Pasolini, 1960
Internazionali di Tennis
12 maggio 2008
Mentre l'Inter pareggiava col Siena (e il Milan perdeva a Napoli, ok ma è meno significativo) io ero impegnatissimo ad assistere alle finali maschili degli internazionali di Tennis, come si può evincere dalla foto.
Per la cronaca, le ragazze sono Anna, Flavia e Francesca...