Il blog

Si può fare

Si può fare
Ciao a tutti, sto partendo per Roma dove domani nell'ambito del festival del cinema sarà presentato in anteprima il film: "Si può fare", che uscirà nelle sale Venerdì 31 Ottobre.

Non mi porto il computer, per cui per un paio di giorni sarò "sconnesso".

Volevo solo ricordarvi di andare a vedere il film subito, questo weekend, perché film così delicati rischiano di essere schiacciati dai vari "High school musical" in arrivo...

Sono graditi i vostri commenti dopo averlo visto, anzi, vi prego di dirmi cosa ne pensate. E pure se ho fatto bene (tra uno Zelig e l'altro) ad aderire ad un progetto così. Affascinante, ma rischioso, per nulla "nella corrente...

A presto e... buona visione!

Brava Vane!

Brava Vane!
Sono contento di leggere tutti quei commenti al post precedente... mi associo e grido anch'io insieme a voi: "Barava Vane, avanti così!"

Viva Vanessa

Viva Vanessa
Il blog (come del resto la vita) è fatto così. Dopo una notizia triste come quella del precedente post, bisogna andare avanti, continuare a vivere (tra l'altro ho ricevuto da voi molte mail  di conforto o di riflessione sulla vita, sulla morte, da parte di chi aveva recentemente vissuto l'esperienza di aver perso un amico).

Continuare a vivere, si diceva. Con tutte le contraddizioni della vita, compresa la leggerezza della stessa.

E allora ecco che pubblico una vignetta che mi ha inviato un certo Danilo, uno di voi, dal tratto potrebbe addirittura essere un bambino, che prende lievemente in giro Vanessa.

Io la pubblico perché è divertente e perché so che Vanessa stessa scherza sulla sua forma fisica dopo il parto, ricordando però che sta veramente ritornando alla forma migliore. Voglio segnalarvi il servizio fotografico pubblicato su Vanity Fair in questi giorni che ha realizzato una settimana fa (ne sono tesimone).
Guardatelo, e poi ditemi se non è splendida!

Per i più curiosi di statistiche e dati, segnalo che Vane in una settimana ha perso tre chili!!!

(Le hanno rubato lo zainetto).

Ciao Gianni!

Ciao Gianni!
Alcuni giorni fa è mancato Gianni Palladino.
Lo conoscevo da trent'anni. Avevamo fatto i primi passi nel mondo del teatro insieme, in un corso di teatro presso il Centrro Sociale Lunigiana, a Milano. Lui faceva ancora l'impiegato presso, se ben ricordo, Premaman. L'ho visto scegliere l'impervia strada di licenziarsi da un lavoro sicuro, e con la liquidazione provare questa nuova, difficilissima vita.

Insieme ci siamo ritrovati anni dopo al Derby, senza dircelo avevamo virato entrambi verso il cabaret... e da allora tante occasioni di lavoro insieme: Comedians presso il Teatro dell'Elfo, con la regia di Salvatores, e poi la nostra prima esperienza televisiva: Zanzibar, dove lui faceva il barista con il tormentone da lui inventato: "Andersen!" accompagnato dal gesto della mano come a dire: "Andate fuori dalle balle".

E poi ancora l'inaugurazione dello Zelig, locale di viale Monza che ci ha visto tante notti (capodanni compresi) a recitare, ma anche a chiacchierare di vita, di arte, di teatro...

Negli ultimi tempi insieme a Gigio Alberti e a mio mio figlio avevamo ritrovato una piccola ritualità nel vedere le partite di Champions del Milan a casa mia.

Gianni, mi mancherai, ci mancherai.


Ps. I funerali si terranno oggi alle 15,30 a Monza, in via Prina 7.