Ma chi sarà questo ceffo insieme a me sul set del film di Manfredonia?

Chi se lo ricorda?

E secondo voi cosa può fare in un film ambientato nei manicomi?

Non so se si legge bene il volantino che riporto. Tuttavia parla di una serata a genova il 29 Aprile, con i ragazzi di Bucarest.

Per saperne di più potete andare a vedere su www.parada.it

Io ho conosciuto Miloud e i ragazzi di Parada e vi posso assicurare che sono assolutamente eccezionali.

Qui di seguito riporto la descrizione del lavoro di Parada, dalla loro home page.


PARADA Italia è un’associazione indipendente che attraverso la sensibilizzazione cerca di motivare il maggior numero possibile di cittadini, soprattutto giovani, perché diventino gli agenti di una società multietnica e multiculturale.

In particolare Parada Italia nasce con l’obiettivo di dare visibilità, sostegno e strumenti d’intervento ai progetti in favore dei bambini e giovani soli per le strade delle nostre città in Europa e nel mondo.

Vogliamo così arrivare a garantire un futuro alle migliaia di bambini e giovani che vivono nelle strade, attraverso la realizzazione di progetti concreti, la collaborazione a progetti di altre organizzazioni e una presa di posizione a favore dei diritti dell’infanzia il più possibile diffusa tra la società civile.

Ti invio questa poesiola scritta in una pausa caffè……niente di speciale, ma
con l’augurio che il film “Si può fare”, sia bello, interessante e spassoso come ABC.
Sei una forza della natura, il DNA dell’artista……e lo hai dimostrato ancora una volta…..
Per questo ti reputo cintura nera…….
Saluti
Nadia


“Tu che sei cintura nera
E del cinema pantera
Che ti incanta con portento
Ma ti sbrana col talento

Dell’ amore sei profeta
Del calcetto un grande atleta
Dirompente di eleganza
Che ri-empie ogni stanza
 
Nonostante i cinquant’ uno
Come te…. non c’è nessuno
Quando mostri un po’ procace
Sembri un bronzo di Riace!!
 
La fortuna ti sia amica
Nella vita di ogni sfida
Con potere ed eleganza
Forza Bisio….sei potenza!!!!!!”

Continua il diario fotografico dal set del film dal titolo provvisorissimo "Si può fare".

In questa bella foto scattata a loro insaputa dal bravo Iannone, vediamo sulla destra il regista Giulio Manfredonia con una espressione stile "callifugo ciccarelli" (i più giovani probabilmente non sanno neppure di cosa stia parlando), mentre a scrutare le nuvole nell'attesa che scompaiano o rimangano in modo stabile (il terrore quando si gira una scena in esterni è la variabilità della luce) l'esimio direttore della fotografia Roberto Forza... pensate se avesse chiamato sua figlia Italia, o Roma, o  peggio ancora Inter... Beh, si vede che lontano da Zelig il mio umorismo è alquanto arrugginito.