Il blog

I doni della morte

I doni della morte
Ricevo questa lettera da Maurizia che mi incuriosisce e decido di pubblicarla...


Caro signor Claudio Bisio,

Come va? Spero tutto a posto

Stanotte è uscito in Italia Harry Potter e i Doni della Morte (che per semplicità chiamerò DH, da Deathly Hallows).

Ora, a me Harry Potter piace (forse "piaceva" sarebbe più corretto dopo l'ultimo volume, ma tralasciamo), e sono molto arrabbiata con i media.

Non-è-giusto.
Non è proprio giusto. Perchè, per la miseria, devono rovinare il gusto a tutti quanti?
Che stronzi.

Quest'estate, appena pubblicato in inglese, tutti i tg hanno detto come andava a finire già nei titoli di testa.
Tutti i giornali hanno raccontato. Le news di Google erano piene di notizie.

Ma scusa, perchè?
Tralasciamo il fatto che un fenomeno come quello nato dall'universo di Harry Potter - Potterverse, per i fan - possa anche avere diritto al suo spazio nell'informazione pubblica.
Forse che sì, forse che no.

MA.
Ma dove finisce il diritto di essere informati, per salvaguardare quello di NON esserlo?

Tutta questione di spoiler, direbbero in rete.
Già, spoiler: dal verbo to spoil, rovinare, viziare.
Un sinonimo di "Anticipazioni", che però rende meglio il concetto.
Gli spoiler sono acerrimi nemici dei lettori di saghe, deigli appassionati di serie tv, eccetera.

Esiste un codice non scritto di buona creanza, in Internet: che spoiler sia, ma solo se avvisi.
Ci vuol tanto, mi chiedo, a mettere un avviso sul giornale "ATTENZIONE, DI SEGUITO VIENE SVELATA LA TRAMA DI DH!"?
Wikipedia lo fa (E poi me la criticano... Santa Wikipedia!).

Ma i TG, se non titolano "Harry Potter diventa un drago", non si sentono appagati.
-Chiaro che la storia del drago è inesistente. Solo un esempio innocuo, casomai fossi scampato al massacro e volessi leggere il libro.-

Ok, a me è andata bene.
Mi sono comprata il libro in inglese il giorno stesso che è uscito, a luglio, e poi mi sono ritirata in un luogo dimenticato dalla civiltà per una settimana, in attesa che la notizia sbollisse (il dopolavoro ferroviario di La Spezia... seminario di arti marziali in mezzo a gente super-alternativa che Harry Potter nemmeno sa cos' è).

Un mio amico mi ha mandato sms avvisandomi di non accendere la televisione (tanto di guadagnato, mi sa. Senza offesa, Zelig non c'era.).

Insomma sono riuscita a scamparla, e con me pochi altri, ma...
Ecco che si ripete l'infamia.
Libro in italiano? PAM! Finale sbattutto in faccia a tutti.
Non dovrebbe importarmi, tanto l'ho già letto.
E invece no, mica è giusto. Io mi ribello.

Perchè mia sorella, che l'inglese non lo sa bene, deve venire a sapere tutti i c.... di Harry Potter sul televideo, mentre cercava solo i film della prima serata?
Perchè la mia amica deve accendere la tv, e sentire: "Taratàn! Nuovo record del mondo di Tizio, è la prima volta che un italiano riesce nell'impresa. Taratàn! Harry Potter è... eccetera"

Perchè i bambini che accudisco devono chiedermi tutti timorosi "Ma è vero che Harry... che Ron... che Hermione alla fine...?"

Perchè, insomma, NON SI FANNO UN PO' I CAVOLACCI LORO?

Un po' di rispetto per quelli che vogliono leggere/vedere/ascoltare in santa pace non guasterebbe per niente.

Va bene, lo so che il mondo ha tanti problemi più importanti.

Ma lasciateci la libertà di scoprire, per favore.

Perchè non è informazione, quella.
Si chiama stritolamento di c.......

E qualcuno non ne può più.


Un saluto affettuoso,
Maurizia.

Ps: Scusa lo sfogo, ma tu magari vedi qualche giornalista ogni tanto, e gli puoi dare un ceffone per me.

Vomito da discarica

Vomito da discarica
Ormai quella tra me e pv è quasi una collaborazione...

Ancora Shrek?

Ancora Shrek?
Continuano ad arrivarmi fotomontaggi con il mio faccione (si vede che ispiro).

Il più gettonato è sempre Shrek. Che gli somigli davvero?

Ancora buon anno!

Ps. Questo l'ha fatto Gigi.

Asini!

Asini!
Non lo faccio mai. Di citare o pubblicare mail di complimenti che  mi arrivano all'indirizzo fans@claudiobisio.it. Le leggo tutte e, quando posso e voglio, comunque spesso, rispondo privatamente.
Soprattutto, ripeto, se si tratta di complimenti. Chi si loda s'imbroda, diceva mio nonno.
Ma questa volta ho deciso di fare un'eccezione (dopo averglielo chiesto) ho deciso di pubblicare la lettera che segue, di un certo Alfredo, che ieri su Italia 1 ha visto il film "Asini", del 1999. Io non sapevo neppure che lo mandavano in onda.
Beh, mi ha fatto piacere la sua lettera perchè a questo film io sono particolarmente affezionato (tra l'altro è l'unico che ho collaborato a scrivere  assieme al grande Giorgio Terruzzi che  ci ha regalato la sua personalissima esperienza col rugby e all'amico Roberto Traverso, drammaturgo in servizio permanente effettivo al teatro out off di Milano)... Vabbè, leggetela se vi va. Io quando leggo lettere simili penso che tutto quello che sto facendo abbia un senso.


Caro Claudio,

mi presento: ho 51 anni, lavoro come pediatra
ospedaliero e sono un tuo ammiratore, anche se non mi considero proprio un FAN.
Ho da poco finito di vedere il film ASINI su Italia 1, per la
prima volta in modo completo, lo avevo intravisto su SKY. Ne sono rimasto affascinato, ti confesso che mi ha commosso. Pur riconoscendo che forse ha dei tempi molto televisivi (mi ha ricordato un pò i ritmi di Padre Brown con Rascel o Padre Tobia) e poco cinematografici, è proprio un gran bel film. Denso di contenuti, posti in modo intelligente e sarcastico, come pochi riescono a fare.
Ho sentito quindi il bisogno di scrivere per dirti apertamente che mi hai regalato un gran bel pomeriggio, pensa che odio stare fermo davanti alla TV!!!
Grazie!
Ti consiglio e ti prego di non fermarti qui! Tu hai dichiarato
in radio che quando fai film non comici non hai successo, per cui hai referito rivolgerti al film comico per eccellenza. Ricorda però che la grandezza del cinema è che le pelllicole vengono viste e riviste nel tempo e valutate in modo diverso. Pensa a cosa è successo a Totò.
La scena che mi rimarrà impressa di più è quella nella quale spieghi la danza hacka ai ragazzi, è una scena da grande cinema e credimi io sono di gusti difficili.

GRAZIE, GRAZIE GRAZIE!!! Buon 2008
Alfredo
Boccaccino




Ps. Finalmente sono riuscito ad ascoltare la registrazione dell'intervista che Giovanna Zucconi mi ha fatto per la trasmissione radiofonica "Sumo". La potete trovare a questo indirizzo:
http://www.arteneum.com/audio/bisio_radio2_censura.mp3

Non smentisco una parola di quello che ho detto. E non parlo affatto di censura nei confronti di Luttazzi, ma anzi di una sorta di autocensura di noi comici di Zelig per quanto riguarda il linguaggio, visto che ci guardano tantissimi bambini.
Tutto qui. Chi dice o scrive altre cose o è in malafede o è come, purtroppo tanta gente, talmente pigra che commenta e chiosa sulla base di "sentito dire" o "letto su..."
Ascoltare per credere.