Effetti speciali
28 ottobre 2009
Stiamo per ultimare le riprese di "Benvenuti al sud".
Abbandonato il vero Sud, ora siamo dalle parti di Roma per girare gli "interni" e alcune situazioni che dovrebbero essere sud, ma che sud non sono.
Come la stazione che si vede nella foto, che dovrebbe essere la stazioncina di Castellabate (nella realtà Castellabate non ha alcuna stazione essendo un paesino arroccato su un'altura, la più vicina stazione è quella di Agropoli) ma che in effetti è la stazione di Capranica, dalle parti di Viterbo, ma tant'è. Magia del cinema che ricostruisce anche la geografia e la topografia... e tante altre cose.
Nella foto si vede in primo piano il mitico operatore Ivan Casalgrande che si è inventato l'accrocchio che vedete: a sottolineare il mio stato d'animo ansioso e preoccupato (sto aspettando mia moglie che scoprirà la mia menzogna... e non vi dico di più) mi zoomerà all'indietro mentre un paio di macchinisti mi porteranno in avanti lungo quel carrello che vedete. Risultato, il primo piano rimane immutato mentre tutto il fondo cambia profondità. Uno spettacolo.
Io sapevo che quest'operazione si faceva muovendo la macchina da presa lungo il carrello... ma tant'è.
Non ho ancora capito se l'idea di muovermi sia dell'operatore o del direttore della fotografia Primo Carnera o del regista Luca Miniero. E forse non lo saprò mai.
Forse ero su scherzi a parte e per una mattinata intera mi hanno trastullato avanti e indietro lungo quel carrello divertendosi tutti tranne me... mah.
Abbandonato il vero Sud, ora siamo dalle parti di Roma per girare gli "interni" e alcune situazioni che dovrebbero essere sud, ma che sud non sono.
Come la stazione che si vede nella foto, che dovrebbe essere la stazioncina di Castellabate (nella realtà Castellabate non ha alcuna stazione essendo un paesino arroccato su un'altura, la più vicina stazione è quella di Agropoli) ma che in effetti è la stazione di Capranica, dalle parti di Viterbo, ma tant'è. Magia del cinema che ricostruisce anche la geografia e la topografia... e tante altre cose.
Nella foto si vede in primo piano il mitico operatore Ivan Casalgrande che si è inventato l'accrocchio che vedete: a sottolineare il mio stato d'animo ansioso e preoccupato (sto aspettando mia moglie che scoprirà la mia menzogna... e non vi dico di più) mi zoomerà all'indietro mentre un paio di macchinisti mi porteranno in avanti lungo quel carrello che vedete. Risultato, il primo piano rimane immutato mentre tutto il fondo cambia profondità. Uno spettacolo.
Io sapevo che quest'operazione si faceva muovendo la macchina da presa lungo il carrello... ma tant'è.
Non ho ancora capito se l'idea di muovermi sia dell'operatore o del direttore della fotografia Primo Carnera o del regista Luca Miniero. E forse non lo saprò mai.
Forse ero su scherzi a parte e per una mattinata intera mi hanno trastullato avanti e indietro lungo quel carrello divertendosi tutti tranne me... mah.