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Effetti speciali

Effetti speciali
Stiamo per ultimare le riprese di "Benvenuti al sud".
Abbandonato il vero Sud, ora siamo dalle parti di Roma per girare gli "interni" e alcune situazioni che dovrebbero essere sud, ma che sud non sono.
Come la stazione che si vede nella foto, che dovrebbe essere la stazioncina di Castellabate (nella realtà Castellabate non ha alcuna stazione essendo un paesino arroccato su un'altura, la più vicina stazione è quella di Agropoli) ma che in effetti è la stazione di Capranica, dalle parti di Viterbo, ma tant'è. Magia del cinema che ricostruisce anche la geografia e la topografia... e tante altre cose.

Nella foto si vede in primo piano il mitico operatore Ivan Casalgrande che si è inventato l'accrocchio che vedete: a sottolineare il mio stato d'animo ansioso e preoccupato (sto aspettando mia moglie che scoprirà la mia menzogna... e non vi dico di più) mi zoomerà all'indietro mentre un paio di macchinisti mi porteranno in avanti lungo quel carrello che vedete. Risultato, il primo piano rimane immutato mentre tutto il fondo cambia profondità. Uno spettacolo.
Io sapevo che quest'operazione si faceva muovendo la macchina da presa lungo il carrello... ma tant'è.
Non ho ancora capito se l'idea di muovermi sia dell'operatore o del direttore della fotografia Primo Carnera o del regista Luca Miniero. E forse non lo saprò mai.
Forse ero su scherzi a parte e per una mattinata intera mi hanno trastullato avanti e indietro lungo quel carrello divertendosi tutti tranne me... mah.

Cianceotti

Cianceotti
Leggo da Wikipedia alla voce Vito Ciancimino:



Vito Calogero Ciancimino
(Corleone, 2 aprile 1924 – Roma, 19 novembre 2002) è stato un politico e criminale italiano, appartenente alla Democrazia Cristiana e facente parte di Cosa Nostra.
Figlio di un barbiere di Corleone, si diplomò ragioniere nel 1943 e ricoprì, nella città di Palermo, la carica di assessore comunale ai lavori pubblici dal 1959 al 1964. In questo periodo egli non si oppose al cosiddetto "Sacco di Palermo".
Eletto sindaco di Palermo per la Democrazia Cristiana nel 1970, era insieme al suo predecessore Salvo Lima, il leader siciliano della corrente politica "Primavera", guidata a livello nazionale da Giulio Andreotti.
Durante gli anni della speculazione edilizia palermitana, sotto il sindaco Ciancimino, venne emesso il numero record di licenze edilizie, gestite dalla mafia di Corleone ma che risultavano intestate invece a tre persone nullatenenti (cosiddetti prestanome).
Nel 1984 il pentito Tommaso Buscetta lo definisce "organico" alla cosca dei corleonesi: nello stesso anno Ciancimino viene arrestato, e nel 2001 sarà condannato a tredici anni di reclusione per favoreggiamento e concorso esterno in associazione mafiosa. Nel 1985 la DC lo espulse dal partito, e pochi giorni prima che morisse, il comune di Palermo gli presentò un'ingente richiesta di risarcimento, pari a 150 milioni di euro, per danni arrecati all'amministrazione comunale: di questi l'ex politico ne consegnò solo sette.
Vito Ciancimino rappresenta la pagina più nera per l'amministrazione comunale di Palermo. I magistrati che indagarono su di lui lo definiranno «la più esplicita infiltrazione della mafia nell'amministrazione pubblica».

E allora mi dico da ingenuo e ignorante quale sono: perché non chiedere ad Andreotti se sa qualcosa del papello?

Dany Boon dal Nord al Sud

Dany Boon dal Nord al Sud
Ecco la bella foto di Gianni Fiorito che documenta la presenza l'altro giorno sul nostro set di Dany Boon, regista, sceneggiatore e attore del film francese "Giù al nord"... Cos'è venuto a fare sul set di "Benvenuti al sud"?
Prossimamente altre notizie...

La corte

La corte
Con tutta la pacatezza dovuta anche alle ore/giorni trascorsi dalla cancellazione del Lodo Alfano da parte della Corte Costituzionale, fatemi fare alcune osservazioni:

1. Questi anziani signori togati vi sembrano comunisti?

2. Coloro i quali (l'intera opposizione mi pare) non vogliono l'impunibilità per le quattro più alte cariche dello stato, che sono gli stessi contrari all'immunità parlamentare, mi sembra vogliano il pari trattamento giuridico di tutti, compreso un presidente della repubblica post-comunista e pure di futuri presidenti di Camera, Senato, o del Consiglio, anche nell'eventualità di un'elezione di altra parte politica...

3. Onestamente, chiedo ai simpatizzanti di centrodestra che dovessero leggere questo post (e sono convinto che ve ne siano): secondo voi se (faccio nomi a caso) Franceschini, piuttosto che D'Alema o Bersani o Rutelli o Veltroni fossero indagati per reati gravi quali corruzione gli altri membri del partito democratico farebbero quadrato per impedire che la persona indagata abbia la possibilità di essere processata e dimostrare quindi la propria piena innocenza, o viceversa essere giustamente condannata?

4. Perché nel centrodestra non si sente nessuna voce in questo senso?


Meditate gente, meditate...