No nuke
25 febbraio 2009
Ricevo questa mail da Brizzly, che volentieri pubblico.
Questa sera la notizia di testa dei telegiornali nazionali riguardava la notizia dell'accordo fra il nostro Presidente del Consiglio e quello francese sulla realizzazione di nuove centrali nucleari in Francia e appena possibile anche in Italia, nonostante il referendum con il quale nel 1987 il nostro Paese, anzi gli italiani una volta tanto, abolirono questa forma di energia.
Oggi la televisione fa passare il nucleare come forma di energia alternativa, indispensabile e soprattutto pulita, senza citare i costi e i tempi di costruzione, i rischi sempre presenti e il problema mai risolto delle scorie, trasmettendo l'idea che le energie rinnovabili non sono e non saranno mai sufficienti e che sarebbero quindi una scelta perdente.
Nel giugno del 2008 è stata presentata ad Angeli di Rosora (AN) la LEAF HOUSE, la prima casa italiana ad emissioni zero, ossia totalmente autosufficiente, in grado di prendere tutta l'energia di cui necessita dalla natura: genera l'elettricità dalla luce solare, raccoglie e filtra l'acqua piovana rendendola potabile, utilizza una pompa geotermica per il riscaldamento che mantiene stabile la temperatura sia d'estate che d'inverno grazie a sondini sotterrati a 100 metri di profondità, oltre a infissi e mura costruiti in modo da evitare ogni dispersione di calore.
La casa è pronta ad essere affittata in via sperimentale ad alcuni dipendenti dell'azienda progettatrice Loccioni, i quali non avranno ALCUNA BOLLETTA DA PAGARE, in una società in cui i costi dell'energia saranno sempre più elevati nonostante la televisione ci dica che scenderanno oggi del 2% e domani del 4%.
I costi di costruzione di quest'abitazione sono rispetto agli appartamenti tradizionali del 10-15% maggiori e attualmente ammortizzabili in meno di 10 anni, ma con l'inevitabile sviluppo del settore e della tecnologia saranno destinati a scendere così come quelli necessari alla manutenzione.
Questo tipo di casa non è un sogno, ma è reale. Qui trovate la brochure che ne spiega tutti gli aspetti:
http://www.leafcommunity.com/download/Brochure_Leaf_House.pdf
e per chi non ha voglia di leggere qui c'è un video realizzato da rainews24:
http://www.youtube.com/watch?v=yO3E8vrb_tQ
Dal 1999 nella città di Barcellona vige un decreto che prevede l'obbligo (rispettato) di installazione di pannelli solari sugli edifici di nuova costruzione e ristrutturazione.
Un paese come la Germania produce da fonti rinnovabili energia in quantità almeno 10 volte superiore a quella prodotta dall'Italia con questi mezzi.
Dal 2016 in Inghilterra tutte le nuove abitazioni dovranno essere costruite ad emissioni zero.
Per non parlare di Olanda, Svezia, Danimarca...
Noi invece, ancora una volta stiamo decidendo di rimanere indietro.
Io sono un sognatore e sogno di vivere un giorno in una città in cui tutte le case saranno così e in cui ci si muoverà solo con trasporti pubblici e non inquinanti, ma sono sicuro che almeno la mia, quando deciderò di comprarla, sarà così.
Tenete informata la nazione, per favore, fate girare questa mail
You me say i'm a dreamer
but i'm not the only one
i hope some day you'll join us
and the world will be this one...
Questa sera la notizia di testa dei telegiornali nazionali riguardava la notizia dell'accordo fra il nostro Presidente del Consiglio e quello francese sulla realizzazione di nuove centrali nucleari in Francia e appena possibile anche in Italia, nonostante il referendum con il quale nel 1987 il nostro Paese, anzi gli italiani una volta tanto, abolirono questa forma di energia.
Oggi la televisione fa passare il nucleare come forma di energia alternativa, indispensabile e soprattutto pulita, senza citare i costi e i tempi di costruzione, i rischi sempre presenti e il problema mai risolto delle scorie, trasmettendo l'idea che le energie rinnovabili non sono e non saranno mai sufficienti e che sarebbero quindi una scelta perdente.
Nel giugno del 2008 è stata presentata ad Angeli di Rosora (AN) la LEAF HOUSE, la prima casa italiana ad emissioni zero, ossia totalmente autosufficiente, in grado di prendere tutta l'energia di cui necessita dalla natura: genera l'elettricità dalla luce solare, raccoglie e filtra l'acqua piovana rendendola potabile, utilizza una pompa geotermica per il riscaldamento che mantiene stabile la temperatura sia d'estate che d'inverno grazie a sondini sotterrati a 100 metri di profondità, oltre a infissi e mura costruiti in modo da evitare ogni dispersione di calore.
La casa è pronta ad essere affittata in via sperimentale ad alcuni dipendenti dell'azienda progettatrice Loccioni, i quali non avranno ALCUNA BOLLETTA DA PAGARE, in una società in cui i costi dell'energia saranno sempre più elevati nonostante la televisione ci dica che scenderanno oggi del 2% e domani del 4%.
I costi di costruzione di quest'abitazione sono rispetto agli appartamenti tradizionali del 10-15% maggiori e attualmente ammortizzabili in meno di 10 anni, ma con l'inevitabile sviluppo del settore e della tecnologia saranno destinati a scendere così come quelli necessari alla manutenzione.
Questo tipo di casa non è un sogno, ma è reale. Qui trovate la brochure che ne spiega tutti gli aspetti:
http://www.leafcommunity.com/download/Brochure_Leaf_House.pdf
e per chi non ha voglia di leggere qui c'è un video realizzato da rainews24:
http://www.youtube.com/watch?v=yO3E8vrb_tQ
Dal 1999 nella città di Barcellona vige un decreto che prevede l'obbligo (rispettato) di installazione di pannelli solari sugli edifici di nuova costruzione e ristrutturazione.
Un paese come la Germania produce da fonti rinnovabili energia in quantità almeno 10 volte superiore a quella prodotta dall'Italia con questi mezzi.
Dal 2016 in Inghilterra tutte le nuove abitazioni dovranno essere costruite ad emissioni zero.
Per non parlare di Olanda, Svezia, Danimarca...
Noi invece, ancora una volta stiamo decidendo di rimanere indietro.
Io sono un sognatore e sogno di vivere un giorno in una città in cui tutte le case saranno così e in cui ci si muoverà solo con trasporti pubblici e non inquinanti, ma sono sicuro che almeno la mia, quando deciderò di comprarla, sarà così.
Tenete informata la nazione, per favore, fate girare questa mail
You me say i'm a dreamer
but i'm not the only one
i hope some day you'll join us
and the world will be this one...