Il blog

Saluti dal set

Saluti dal set
Dimenticavo di girarvi questa polaroid che mi hanno scattato sul set di Guerre stellari...

Ancora sul Milan

Ancora sul Milan
Ricevo questa lettera che volentieri pubblico...


Ciao Claudio,


non so da dove cominciare questa mail. Beh, posso cominciare dicendoti
grazie, eh sì; perchè grazie a te i miei complessi di comunista-milanista si
sono mitigati notevolmente col tempo. Non è facile far convivere la propia
coscienza umana e culturale con quella calcistica, in questi casi. Tra me e me
ho sempre pensato: "seguo il Milan dall'età di sette anni, e la politica non
sapevo manco cosa fosse all'epoca." L'unica cosa che per me bimbetto poteva
rappresentare delle tanto sbiadite quanto improbabili dietrologie politiche,
era la saggia e paterna autorità di Grande Puffo, figurati....
Mi ha "fregato" la coscienza civile, perchè ad un certo punto ho capito che
la mia formazione culturale e sociale non poteva trovare un buon terreno
"dall'altra parte"; ed ecco che scatta il complesso del milanista-comunista.
Beato te, che cominciasti a seguire il Milan quando le viti si avvitavano e si
svitavano ancora con il cacciavite... Io sono classe '86, anno berlusconiano
per eccellenza! Intendiamoci: ho goduto come una bestia in questi anni sotto la
sua gestione. Il 4-0 al Barcellona di quel fanfarone di "Giovanni calcio
totale", Manchester contro i gobbi nel 2003, le eliminazioni ai danni dei
cuginastri in Champions, la rivincita a soli due anni da Costantinopoli (da
quella sera non la chiamo più quella città con il nome attuale), e tutto
questo. Potrà sembrarti scontato quello che dirò, dato che quel Milan sembrava
avere delle connotazioni "tecniche e concettuali" di Sinistra... Anche il 3-4-3
è di Sinistra Clà, ne sono convinto, mentre il 4-4-2 è di destra! Comunque lo
scudetto a cui sono più legato è, appunto, quello con Zac. Non seguivo ancora
la politica all'epoca, ma lo spirito "operaio" di quel Milan mi esaltava ogni
maledetta domenica. Le cavalcate di Guglielminpietro sulla fascia (nelle
amichevoli estive di quell'anno, ogni volta pensavo: "ma chi 'azz è questo?
Dove ha pescato questo cognome?), le capocciate di Olivierone alternate alle
sue "prodezze" con i piedi... Ricordo un Samp-Milan in cui si divorò un gol
trovavandosi pergiunta solo davanti alla porta; e figurati che tra lui e
l'ultimo giocatore della Samp c'era tutta la loro metà campo di distanza.
Arrivò al piccolo trotto davanti al portiere e sparacchiò in  Curva Sud, gulp!
Maurizione Ganz e la fuga nella porta del Parma, Giorgino Weah e Zvone a Torino
contro i gobbi... Che annata. In conclusione, ho imparato, anche grazie a te, a
non sentirmi più a disagio per via di questa condizione. Potrà sembrarti
futile, ma dei complessi mi sono venuti sul serio in questi anni. Ti saluto
Clà, e grazie per la scena di Puerto Escondido in cui Diego balla con la Golino
sulle note di Hasta Siempre Comandante. La tua faccia che osserva Abatantuono
mentre incredulo, continuando a volteggiare, vede uscire dalle cucine
Carpentieri, beh... Ti ho sempre considerato un artista "etnico", pronto a
lasciarsi conquistare dalla sua curiosità e dalla sua libertà attraverso le
esperienze del mondo.

Ti dedico virtualmente il pezzo che sto ascoltando. Wave di Jobim Jobim nella
versione di Dexter Gordon, in cui ci infila anche Garota de Ipanema e Samba de
uma Nota So. Per fortuna che non sono nato interista, oppure dovevo avere pure
il complesso del "appasionato della Bossa Nova, tifa per una squadra dalla
forte presenza argentina..."
Bossa batte Tango 1-0, che vita Clà... Un abbraccio!

Addio Kakà

Addio Kakà
Fatemi solo dire:

"Addio Kakà". Comunque è stato bello.

Non ho potuto neppure dire a Berlusconi "Se vendi Kakà non ti voto più" perché non l'ho mai votato.

Mio figlio preso da sconforto e per ritorsione ha minacciato "L'anno prossimo tifo Inter".

Ecco, quello mai, ve lo giuro.

Fast food

Fast food
E di questo che ne dite?

Ps.   Dalla Tunisia (che pure non è così lontana dall'Italia) l'eco  della campagna elettorale e dei conseguenti risultati giunge sbiadita, sfocata, distante. Per fortuna.
Io (come la corretta e militante Ferilli) sono tornato in Italia per votare. Sono stato ventiquattro in una Milano che mi è sembrata oltremodo distratta, svuotata, rassegnata.
Ora sono riuscito a seguire un paio di dibattiti televisi dove tutti hanno vinto. Nessuno ha il senso del ridicolo, del limite, della realtà...

Tornerò, tornerò, con poca voglia ma tornerò.

Ps2. E intanto scopro che l'esimia ministra Gelmini ha tolto ulteriori fondi alla scuola pubblica, cominciando a colpire i più deboli e cioè dagli insegnanti di sostegno. E in molte scuole (pubbliche, pubbliche!) chi vuole studiare latino deve pagare.

Tornerò, tornerò, con pochissima voglia ma tornerò...