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La cura del gorilla, III settimana

La cura del gorilla, III settimana

Da ormai tre settimane sono iniziate le riprese e come promesso ho cominciato a proporvi qualche curiosità dal set nelle news. Ve ne parlerò comunque anche dalle pagine del blog e tanto per cominciare ho pensato di trascrivervi un pezzo che amo moltissimo e che vi dà subito il sapore di quello che sarà il film: l’incipit del romanzo da cui è tratta la sceneggiatura ("La cura del gorilla" – Einaudi, di Sandrone Dazieri). Mi sembra ottimo per cominciare a entrare nell’atmosfera giusta…



PS Sempre a proposito di Dazieri, se non lo avete ancora fatto leggetevi gli incipit per romanzi mai scritti che mi ha regalato nella pagina Dicono di lui



“Odio la puzza degli ospedali. Non quella della malattia e nemmeno l’odore alcolico dei medicinali. Quella del cibo, invece, che mi prende alla gola. Sa di puré, minestrina, tè Lipton con le fette biscottate, mela cotta e prugna cotta. Ristagna, aleggia, penetra le coperte e la pelle. Di notte, quando non riesco più a sopportarla, prendo l’ascensore di servizio sino all’ultimo piano, scassino il lucernario ed esco sul tetto piatto, tra le cacche d’uccello e le pozzanghere di acqua stagnante.

Non si vede molta Milano da lì, ma lo skyline nanerottolo è sufficiente a farmi stare meglio. Seguo i fari di una qualche auto lungo il vialone e immagino l’omino al volante che arriva a casa, parcheggia, sale le scale e si scalda un piatto di minestra sul fornello. Non va mai a una festa e nessuno lo aspetta sveglio. Vive solo, annusa i fiori quando li trova, fischietta musica classica. Qualche volta accende la televisione, oppure accarezza un gatto e si versa due dita di Amaretto di Saronno. Fa una vita pacifica e mi rilassa”.

I bambini sono di destra?

I bambini sono di destra?

Allegato

Pensavate che fosse finita? Invece no!

Chi crede che uno spettacolo teatrale debba far discutere e riflettere stavolta ha pane per i suoi denti.
Io sinceramente non immaginavo che un monologo che sta tra il divertissement, la riflessione e il non-sense (e già che ci siamo anche il jeu de mots... oggi mi sento molto francese) suscitasse tante polemiche. Eppure è così: venerdì sull'Espresso Mauro Covacich ha cercato di smontare pezzo per pezzo il monologo in questione e oggi il Corriere della Sera ha ripreso il dibattito interrogando sociologi, psicologi e autori per l'infanzia. Se avete voglia e tempo, vi allego il testo dell'articolo dell'Espresso in cui si sostiene che i bambini sono di destra. Voi, cari bloggers, ci eravate arrivati prima (ricordo il divertente pezzo di Giorgio) ma tant'è.

Abbracci affettuosi,
Claudio

Edipo.com

Edipo.com

Ieri sera ero da solo a casa (stavo preparandomi per una nuova settimana di riprese sul set de "La cura del Gorilla" di cui, come ho già promesso, parlerò presto...) era passata la mezzanotte, stavo per andare a letto (abbastanza morigerato, come vedete... almeno quando lavoro) quando decido di fare un rapido zapping prima di abbandonarmi tra le braccia di Morfeo e mi imbatto, su Raidue, in uno spettacolo di Gioele Dix che ai tempi avevo perso e che si intitola, appunto Edipo.com.
Era iniziato da poco, ne sono rimasto incantato e l'ho visto fino alla fine (è terminato alle tre meno venti circa).

Lo spettacolo è divertente, colto, raffinato, intrigante e mi ha anche qua e là lasciato l'occhio lucido dalla commozione. Faceva parte (l'ho capito dai titoili di coda) del ciclo "Palcoscenico" che ben ricordo e che in passato aveva regalato ottime perle a orari umani e a volte anche osato qualcosa di più.
Voglio ricordare solo "Vajont" di Marco Paolini trasmesso non tantissimi anni fa proprio da raidue in prima serata (ma allora c'era, mi sembra di ricordare, Carlo Freccero alla direzione... sembrano trascorsi secoli) che ebbe un grande successo e divenne addirittura un 'caso televisivo'.

Mi è allora venuto in mente l'intervento che Beppe Grillo ha fatto proprio Venerdì al convegno "Crescere tra le righe" organizzato dall' Osservatorio Permanente Giovani-Editori presso il Borgo La Bagnaia in Toscana.
Andate a sentire le sue parole direttamente dal suo blog (beppegrillo.it) e capirete molte cose sulla televisione e sull'informazione.

E se vi capitasse di trovare da qualche parte la registrazione di "Edipo.com" con Gioele Dix e la regia di Sergio Fantoni (non so neppure se esista in dvd)... beh, non fatevelo scappare.

Un abbraccio, ora mi rituffo nel rapporto tra Gorilla e Socio (se avete letto i romanzi di Sandrone Dazieri sapete cosa intendo).

Ora tocca al gorilla

Domani, nove Maggio, per me è una data importante. Inizia un'altra avventura, un film dal titolo "La cura del gorilla" tratto dall'omonimo romanzo di Sandrone Dazieri, per la regia di Carlo Sigon, al suo primo lungometraggio ma con alle spalle alcuni cortometraggi e molta pubblicità.

Le riprese dureranno otto settimane, si girerà tra Milano e Cremona... che altro? Ah, è un noir. Molto molto particolare ma sempre noir, quindi un film, come si dice in gergo, di "genere".
Che c'azzecco io col noir? Boh, lo vedremo. Il romanzo mi è piaciuto moltissimo (vi invito vivamente a leggerlo, a prescindere).
Nel cast c'è anche Stefania Rocca.

Beh, avremo modo di parlarne ancora.