Edipo.com
Ieri sera ero da solo a casa (stavo preparandomi per una nuova settimana di riprese sul set de "La cura del Gorilla" di cui, come ho già promesso, parlerò presto...) era passata la mezzanotte, stavo per andare a letto (abbastanza morigerato, come vedete... almeno quando lavoro) quando decido di fare un rapido zapping prima di abbandonarmi tra le braccia di Morfeo e mi imbatto, su Raidue, in uno spettacolo di Gioele Dix che ai tempi avevo perso e che si intitola, appunto Edipo.com.
Era iniziato da poco, ne sono rimasto incantato e l'ho visto fino alla fine (è terminato alle tre meno venti circa).
Lo spettacolo è divertente, colto, raffinato, intrigante e mi ha anche qua e là lasciato l'occhio lucido dalla commozione. Faceva parte (l'ho capito dai titoili di coda) del ciclo "Palcoscenico" che ben ricordo e che in passato aveva regalato ottime perle a orari umani e a volte anche osato qualcosa di più.
Voglio ricordare solo "Vajont" di Marco Paolini trasmesso non tantissimi anni fa proprio da raidue in prima serata (ma allora c'era, mi sembra di ricordare, Carlo Freccero alla direzione... sembrano trascorsi secoli) che ebbe un grande successo e divenne addirittura un 'caso televisivo'.
Mi è allora venuto in mente l'intervento che Beppe Grillo ha fatto proprio Venerdì al convegno "Crescere tra le righe" organizzato dall' Osservatorio Permanente Giovani-Editori presso il Borgo La Bagnaia in Toscana.
Andate a sentire le sue parole direttamente dal suo blog (beppegrillo.it) e capirete molte cose sulla televisione e sull'informazione.
E se vi capitasse di trovare da qualche parte la registrazione di "Edipo.com" con Gioele Dix e la regia di Sergio Fantoni (non so neppure se esista in dvd)... beh, non fatevelo scappare.
Un abbraccio, ora mi rituffo nel rapporto tra Gorilla e Socio (se avete letto i romanzi di Sandrone Dazieri sapete cosa intendo).