Roberto Manfredi
Skan-zo-na-ta - La canzone umoristica e satirica italiana da Petrolini a Caparezza
“.. un comicante particolarmente fortunato nel mondo della discografia italiana, dato che ha inciso un solo album e il singolo più venduto del 1991, piazzatosi davanti alla canzone vincitrice di Sandremo e a Black or White di Michael Jackson, è Claudio Bisio.
Definirlo comicante è piuttosto riduttivo perché lui, da buon allievo del maestro Fo, è divenuto uno degli attori ed entertainer italiani più noti e apprezzati. Il brano, che a tutto titolo entra nella storia della canzone umoristica italiana, è Rapput, scritto in coppia con Rocco Tanica, autore, musicista, tastierista poliedrico e geniale di Elio e le Storie Tese. Dato che il testo è interpretato tramite un estenuante parlato, il titolo unisce la parola “rap” e l’abbreviazione di “puttana”, epiteto rivolto alla fidanzata del protagonista. La canzone che è umoristica, piuttosto che comica o satirica, ha polverizzato ogni record di di vendita, dapprima sotto forma di tipico tormentone estivo, poi di vero e proprio inno di appartenenza per tutti quegli uomini falsamente politically correct, cornificati durante l’estate dalla fidanzata. Fatto assai ricorrente e messo in pratica da migliaia di coppie cosiddette “aperte”. Non è dato sapere perché, in particolare, la Grecia risulti il paese ideale per questo tipo di situazioni ma è, comunque, una realtà statisticamente certificata fin dagli anni ’70. Se lo chiede persino Bisio nel testo da lui tesso scritto:
Ma che cazzo, tutti quelli che ritornano dalla Grecia sono stati sopra un’isola deserta tipo c’hai presente due chilometri di spiaggia vuota, col capanno e i pescatori ma contando tutti quelli che mi dicono ‘sta cosa io mi chiedo quante cazzo di isolacce deve averci questa merda di una Grecia, poi ‘sti pescatori greci non potrebbero pescare in altomare e impiccarsi con le reti senza andare a importunare le ragazze come te che normalmente sono brave ma travolte dagli eventi non disdegnano di fare la puttana?
Non è dato sapere se la canzone sia autobiografica, ma certo l’interpretazione risulta molto convincente. Il suo “grido di dolore” non rimane inascoltato. Il successo travolgente del brano ne è la testimonianza lampante. Rapput è una delle canzoni umoristiche più vendute di sempre, al pari di Vengo anch’io. No, tu no di Jannacci e C’è da spostare una macchina di Francesco Salvi. Se non è divenuta un “classico da karaoke” è per via del testo, lunghissimo e di difficile memorizzazione, oltre che di ardua esecuzione. Non a caso il sottotitolo del brano è (senza fiato). L’eccelso arrangiamento di Rocco Tanica s arricchisce di varie citazioni, di veri e propri campionamenti che variano dal riff chitarristico dei Pink Floyd di Shine On You Crazy Diamond, ai cori gregoriani degli Enigma, fino ai versi di Pensieri e parole di Battisti e ai tormentoni estivi di Edoardo Vianello. Abbastanza per accontentare vari target di ascoltatori e musicofili di ogni specie. Anche se entra in classifica per settimane, il conseguente album Patè d’animo non ha egual fortuna, ma l’esperienza discografica di Bisio può ritenersi un grandissimo successo. Come abbia resistito alla tentazione di pubblicare altri album, rifiutando le offerte della sua casa discografica, rimane un mistero degno di ogni enigma italiano. Si può spiegare solo con l’intelligenza di Bisio che preferisce spaziare artisticamente in ogni campo possibile, dal teatro ai libri, dal cinema alla tv, riuscendo a fare sempre la sua porca figura."