Corriere Firenze
di Donatella Pezzoli
Il riconoscimento, alla 5a edizione, a un prodotto di Claudio Bisio
Va a Bisunto il premio Olio in festa
TAVARNELLE V. P. - La quinta edizione di Olio in Festa è stata vinta da Bisunto, l’extravergine d’oliva dell’attore Claudio Bisio, al termine di una serata all’Osteria La Gramola. Alla presenza dei quindici produttori della zona e degli ideatori della manifestazione: Walter Boninsegni, lo chef Cecilia Dei e Massimo Marzi, patron e sommelier dell’Osteria.
La commissione giudicatrice del premio era presieduta dalla dottoressa Marina Solinas, responsabile assicurazioni qualità e assaggiatore ufficiale della Carapelli spa, e composta da Alessandro Bertuccelli, direttore sistemi informativi, logistica e servizio ai clienti e dall’osservatore Mirco Manganello, responsabile controllo di gestione della Carapelli.
Il Panel test ha valutato l’olio di Bisio – che non era presente alla premiazione perchè impegnato in uno spettacolo – “un extravergine fruttato e verde di foglia, piccante, mediamente amaro, con sfondo dolce e pienamente armonico”. E proprio l’equilibrio e l’armonia hanno fatto prevalere quest’olio, raccolto a fine ottobre, tra i quindici oli in concorso; tutti senza alcun difetto e ottimi al palato. Soddisfazione è stata espressa da Andrea Nencioni, esperto di olii da assaggiatore e capo panel della Camera di commercio di Firenze, che ha curato la lavorazione di Bisunto nel suo frantoio di Fiano (Certaldo); impianto che adotta tecnologie delle Officine meccaniche toscane dell’ingegner Capecchi.
Gli ospiti, oltre gustarsi l’ottima cena preparata dallo chef Cecilia, a base di crema d’olive di stagione e pan di farro, polenta con cavolo nero e coniglio al lardo di Colonnata, si sono cimentati nella degustazione dei quindici oli in concorso, premiando – come giuria popolare – l’extravergine della Fattoria La Loggia. “Che il responso tra la giuria tecnica e quella popolare sia differente, è cosa piuttosto consueta - ha spiegato Marina Solinas - il panel test premia l’equilibrio e l’armonia nel gusto e nel profumo, mentre il consumatore toscano, predilige l’olio dal sapore deciso, tendente all’amaro e con “il pizzichino”, così tipico della cultival Moraiolo".
“Riteniamo che questo sia un modo nuovo per far conoscere e apprezzare l’ottimo extravergine d’oliva delle nostre zone”, ha commentato Massimo Marzi che un giorno d’undici anni fa, decise – per la fortuna dei buongustai – di gettare alle ortiche la carriera di contabile e aprire un ristorante assieme a Cecilia, socia e compagna di vita.
3 dicembre 2005