Cascina Bollate – Piante di qualità dal carcere
Vi segnalo un progetto diventato realtà da un lato grazie all’intelligenza di Lucia Castellano, direttore della II Casa di Reclusione di Milano, dall’altro alla tenacia e sapienza dell’amica Susanna Magistretti.
Cascina Bollate é una cooperativa sociale nata nel dicembre 2007 nella Casa di Reclusione di Milano - Bollate. Vi lavorano giardinieri liberi insieme a giardinieri detenuti che, coordinati da Susanna e Massimo Iacopetti, imparano un mestiere e si impegnano in una produzione di qualità che soddisfi la domanda crescente di piante insolite, ma non per questo difficili o rare.
“I nostri obiettivi – racconta Susanna - sono, da una parte, portare "dentro" la stessa impostazione di lavoro di "fuori", formando dei giardinieri professionali e non dei forzati del decespugliatore. Dall'altra, portare "fuori" i lavoratori e, con loro, una qualità di lavoro e di prodotto insospettabile
se si pensa in modo tradizionale ad una casa di reclusione”.
Cascina Bollate è costituita da un vivaio, interno al carcere e accessibile al pubblico solo con un'autorizzazione speciale, in cui si coltivano piante erbacee perenni, annuali e rose antiche.
Sul piazzale esterno del carcere, aperto al pubblico, c'è un giardino didattico dove si tengono i corsi di giardinaggio sul campo e si vedono le piante coltivate all'interno del carcere. C’é anche il negozio (di fianco al giardino didattico), aperto mercoledì e venerdì dalle 14,30 alle 18.
Ma si può anche acquistare online sul sito www.cascinabollate.org
Dateci un’occhiata!