Antonio Catania
Abbiamo vissuto i quarant’anni come se fossimo stati dei ragazzini, una specie di adolescenza tardiva piena di giochi, scherzi, ragazze,litigi (pochi).
Abbiamo attraversato gli anni belli del teatro insieme, gli anni delle aspettative, per fortuna non tradite, potevamo diventare una cosa o l’altra , niente era ancora definito.
Come faccio a non ricordare con affetto questi amici, di cui Claudio è stato forse la figura collante, con la sua bonarietà la sua simpatia, disponibilità, generosità, ostentata e falsa stupidità che ci divertiva ed esasperava.
Mi faceva anche il regalo per il mio compleanno, io mai.
Abbiamo condiviso tutto, i nostri aneddoti appartengono a quegli anni.
Abbiamo giocato a pallone, fatto il bagno a mare a novembre , condiviso la passione per la Moto, Morini nel suo caso, fatto gli stessi film, la tv, il teatro, il cabaret, poco ma indelebile.
E’ sempre stato facile ironizzare su di lui, perché è il primo a non prendersi sul serio, ad offrire il fianco se può farti ridere.
Niente lo può fermare, non conosce limiti o freni, esagera tanto da non poter più scandalizzare, Claudio va oltre.
Posso dire con sicurezza che gli voglio bene, a lui non l’ho mai detto, e che mi manca..
Adesso che non c’è più…cosa? C’è ancora..a non è… Ma cosa mi fate fare!
Adesso devo riscrivere tutto, vabbè non c’ho voglia…comunque è sempre stato uno stronzo!