Nico Colonna

Nico Colonna

… CLAUDIO BISIO!

So che per questo mio intervento molto “romantico” Claudio, e non solo lui, mi prenderanno in giro per i prossimi cinque anni almeno… Accetto il rischio, il pericolo è il mio mestiere… A Claudio voglio bene non perché oggi è una star del piccolo e grande schermo; non perché a teatro mi fa divertire e pensare, e nemmeno perché ogni tanto lo batto a tennis… Credo che la causa di questo “grande affetto” debba essere fatto risalire alla genesi della nostra conoscenza sui banchi di scuola (ma sarebbe più corretto dire sulle barricate degli studenti milanesi)… Si manifesta concretamente (e raramente purtroppo) quando incontri una persona, soprattutto negli anni settanta, tanto ingiustamente “vituperati”, con la quale condividi sogni, speranze, utopie e intensissime giornate per vivere da protagonista la tua giovane vita… E queste cose lasciano il segno; lo lasciano profondo nel cuore e nella mente anche dopo tanti anni in cui ognuno continua a vivere scegliendo strade, professionali e non, tanto diverse: l’attore lui, la Smemo io… Strade che però (guarda caso?) poi si incontrano e interagiscono, nelle situazioni più disparate, di continuo… Sono passati tanti anni da allora: qualcuno ha perso i capelli (non io per fortuna!), o ha messo su pancia (evviva nessuno dei due!), o ha fatto figli (entrambi e ne siamo orgogliosi!), o vanta un reddito più che dignitoso (non mi posso lamentare, ma vince lui cazzo!), o continua senza vergogna a tifare per la squadra di Berlusconi (non certo io, vecchio cuore nerazzurro!), o con coerenza continua a credere in un mondo più giusto, non solo per sé… Dicono gli esperti che abbiamo anche fatto parte della “meglio gioventù” e lo faremo sapere ai nostri figli con tanto orgoglio sperando che anche loro un giorno magari, forse, speriamo, auspichiamo… E ancora oggi quando i nostri sguardi si incrociano colgo un qualcosa di particolare in essi, quasi fossero una pellicola che si riavvolge facendo scorrere il film di una vita bella, intensa, difficile e ricca di tante soddisfazioni: diventare forti, ma mantenere inalterata la propria tenerezza… In fondo credo di essere fra i pochissimi che può vantarsi di ricordare Claudio biondo e quasi timido (!), scusate se è poco… Claudio dopo quasi trenta lunghi anni mi ha confessato, peccato fossimo in una manifestazione pubblica con migliaia di persone presenti, di essere stato lui a colpirmi alla testa con un sasso scagliato, ovviamente male, durante un corteo studentesco… Ditemelo voi: come faccio a non voler bene a un simile personaggio?!