Avvelenata 2000
La verità è che non frega a nessuno. Di niente. Non frega. Quello che conta è la quandità. Quanto? Quan¬te volte sei andato in televisione? Al massimo la quantità. Quando? Perché se è passato un po' troppo tempo si dimenticano. A me è stato chiesto, seriamente, come mai non faccio più quei bei programmi televisi¬vi.,. Quali? Quelli divertenti, col maialino. Si riferivano alla pubblicità di una nota maionese che, pur se buona, gustosa, legge¬ra e innovativa, era pur sempre una maione¬se e la sua pubblicità (gustosa la prima, innovativa la seconda), cazzo! Euh, hai detto cazzo! E allora? Tanto non frega. Chi se ne accorge, chi lo leggerà mai, mica l'ho detto in televisione, dalla Venier? Ma come, non sai che la Smemoranda '98 avrà una tiratura di un milione e mezzo di copie, in gran parte giovani studenti? E allora? Pensi che i giovani studenti che com¬prano la Smemo leggano questa paginetta? Non frega. Al massimo guardano qualche vignetta. Si fa meno fatica. Facciamo una prova. Adesso io seminerò questo pezzo di parolacce gratuite. Invito chi se ne accorge a scrivere c/o Smemo¬randa, Viale Col di Lana 6/A, 20136 Milano, oppure a inviare un messaggio elettronico c/o la E-mail: smemo@mbox.mir.it. Basta una parola, un saluto, un insulto, per farmi capire che avete letto queste righe e farmi ricredere. Se riceverò almeno mille messaggi farò pubblica ammenda, il mio cattivo pensiero si trasformerà in una colomba buoni¬sta. Cacca. La quantità. E‘ come Internet. Cosa navigate cosa? Dove navigate, perché navigate? Dice, eh ma, qualsiasi argomento vuoi approfondire, clicchi nel suo bel sito, riclicchi su ogni parola sottoli-neata e impari un sacco di cose. Ragazzi, ma stiamo scherzando? Catetere. A parte il fatto che a me navigare fa venire la nausea, e non solo in senso metaforico. Prostata. E’ come aggi¬rarsi per una biblioteca infinita, con enormi scaffali ricolmi di libri scritti in tutte le lingue, saggi, romanzi, sacre scritture, libri scientifici. E tu cammini, nuoti, sfogli, clicchi, pren¬di in mano un libro, guardi la coper¬tina, sbirci la bibliografia, quindi parti alla ricerca di un altro interes¬santissimo titolo, cambi stanza, apri una window, incontri qualcuno, fai quattro chat parlando di quel libro che hai in mano, ma che ovviamente non hai avuto il tempo di leggere preso com'eri dalla navigazione. E neanche lui, quindi vi capite benissi¬mo e vi arricchite di niente l'un l'al¬tro. Poi finisci di surfare, stremato. Abbandoni il server, esci dal pro¬gramma: Are you sure? Yes. Definitively sure? Yes. Sure sure sure? Yes, cazzo, yes!!! Con la tua ragazza che son tre ore che prova a chiamarti e trova il telefono occupato. Ora sarebbe libero ma ormai è troppo tardi. E anche per oggi non si ciula. Trombe di Falloppio. È bello? Eh ma, dice, con Internet puoi comunicare con l'Australia, la Cina, hai indirizzi di tutto il mondo. Sfintere. E allora? È come uno che per far bella figura, invece di usare una piccola rubrica scritta a mano con pochi indirizzi di gente fidata, amici sicuri, va in giro con l'elenco telefonico nel taschino (2 torni: AL MZ, più le Pagine Gialle perché non si sa mai). E quando anche ti sei collegato in piena notte con uno di Perth, che tra l'altro parlerà in inglese suppongo, che cacchio gli dici? Eh, che tempo fa laggiù, che tempo fa qua... Quanti gradi ci sono qua, quanti gradi ci sono là... Che tempo è previsto là, che tempo è previsto qua. A volte mi viene da pensare che Internet l'abbia inventata Bernacca. Merdacaccapipì!