Bisio, lo straordinario piacere di dissacrare

Testata
il Giornale
Data
3 marzo 1993
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Sette sono state le chiamate al proscenio per Claudio Bisio e per il suo partner Alberto Storti. Ancora una volta il Margherita ha raccolto giovani e meno giovani per uno spettacolo moderno, aggressivo e accattivante. «Le nuove, mirabolanti avventure di Walter Ego» è stato applaudito e apprezzato. In genere questi cabarettisti che si impongono in Tv, non sempre poi riescono ad affermarsi in teatro, non avendo né ritmo, né respiro interpretativi per uno spettacolo teatrale vero. Claudio Bisio invece si discosta da coloro che normalmente ruotano attorno al protagonista televisivo ma non hanno una loro dimensione, una loro autonomia, una loro personalità: Bisio no, Bisio è attore vero e poi unisce alla preparazione professionale, ironia, sarcasmo, capacità di andare allo stomaco dello spettatore.

«Walter Ego», lo si è già detto, è un «pony Express» dello spazio, fantasioso personaggio, amante della città e non della provincia, inseguito sempre da una maledetta sfortuna. Al suo fianco c'è un «grande saggio» che è l'ultimo baluardo della resistenza a questo mondo d'oggi, e che per questo vive nascosto, sottoterra, al 17° livello. L'incontro tra Walter e il vecchio risolve, forse, qualche problema di fondo. È un viaggio nel tempo e nello spazio, gli incontri sono con gli alieni a nostra immagine e somiglianza.

Naturalmente la trama è quella che è: ma ci sono molti «pezzi» gustosi, scenette per intenderci, ribalde, aggressive, oniriche, ben incastrate nell'insieme del discorso. Lo spettacolo vive di «nonsenso» e piace per la sua vivacità, la freschezza interpretativa e la destrezza verbale dei due protagonisti. Indubbiamente il momento più comico è la canzone «La Lega dell'amore» (richiesta due volte), che vede un Bisio canoro niente male e un Bebo Storti appassionatamente impegnato in un camaleontico intreccio.

Il contesto è piacevole: ci sono le musiche di Michele Tadini, ci sono le canzoni di Rocco Tanica, ci sono le percussioni di Marcello Calò. E una regia femminile di Paola Galassi che «per correttezza nei confronti di suo marito (cioè della Galassi) – come dice ironicamente Bisio - collocheremo nella categoria degli «amici» anziché in quella degli «amanti».

Insomma: il piacere di dissacrare è straordinario. Stasera replica.

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