E sul palcosenico ecco affrontarsi in leale duello un uomo e una mosca

Testata
Il Giornale nuovo
Data
6 luglio 1982
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Quale ultimo spettacolo della stagione la “Sala Azzurra” di corso Magenta ha ospitato l’ “opera prima”: “La Mosca”, ideata e interpretata da Claudio Bisio, un allievo che si è diplomato quest’anno alla “Scuola d’arte drammatica Piccolo Teatro di Milano” come attore.

Il testo, che è una rielaborazione di brani di Sartre, Pinter, Malerba, Arp, Blake e altri, fa da supporto ad uno spettacolo che dura circa un’ora e si svolge interamente in una stanza buia, dalle linee geometriche bianche. Si tratta di uno strano dialogo, di una lotta fatta di voci e suoni fra un uomo e una mosca. Nella battaglia vincerà l’essere umano che ucciderà l’insetto, ma ci sarà una specie di processo dove l’uomo verrà condannato a morte per il suo “crimine”. Il dialogo in questione si svolge fra Claudio Bisio e delle voci fuori campo le quali, a seconda della situazione, fingono il ronzio della mosca, parlano e suonano. L’uomo, dal nome di Oreste arriva all’uccisione dell’insetto dopo una intera giornata piena di stress, contrappuntata dagli interventi di Marta (la moglie) la quale, pur di arrivare al ruolo da protagonista, cerca di identificarsi con la mosca, per quel giorno, unico interesse di Oreste.

Dopo l’ “assassinio” si arriva al processo e la condanna è pronunciata da una corte che usa metafore surrealiste tratte da Jean Arp per indicare la pena capitale. Dopo la condanna, l’esecuzione che si svolge in un clima kafkiano che mette in dubbio la realtà, il processo, la giustizia. Quando tutte queste perplessità sono sul “tappeto” arriva William Blake che con una sua lirica (Non sono io una mosca come te – non sei tu una mosca – come me) che ribalta il significato di tutto.

Questa “opera prima” che non si sa come classificare e non si capisce se vuol essere simbolista o surrealista, offre però lo spunto di fare spettacolo e teatro. Questo lavoro di Claudio Bisio sollecita la fantasia e dimostra come non si debbano rompere gli incantesimi dell’armonia con l’elemento disturbo. E’ un po’ la storia dell’uomo di ogni giorno frustrato dai rumori e dalli stress, che lo conduce “almeno” al desiderio di “far fuori” l’uomo della motocicletta con il tubo di scappamento aperto, l’automobilista che sorpassa in modo irregolare, una televisione ad alto volume nella notte…

Lo spettacolo “La mosca” si avvale delle musiche originale eseguite dagli Akto di cui fanno parte: Maurizio Pini, Federico Cantù, Massimo Morandi, Mario Pardi, Massimo Pini, Fabio Cella. Per i testi, oltre a Claudio Bisio hanno recitato: Francesca Paganini, Mario Pardi, Giorgio Bonino, Daniele Demma, Anna Sanna, Lucilla Salvini, Cecilia La Monaca, Milena Hirsch, Claudia Pozzi, Fernanda Hrelia, Giovanna Spedicato e Douglas Capozalo.

Pubblico molto numeroso e applausi convinti per tutti.

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