Viva l’Italia, portate il tricolore

San Giovanni: Il conduttore rivela che sarà l’ultimo anno sul palco: “La prossima volta ci dovrà essere un giovane
Claudio Bisio: “Il concerto del Primo Maggio dedicato ai soldati caduti in Iraq

Testata
Corriere della Sera
Autore
Valerio Cappelli
Data
29 aprile 2006
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Articolo sul Corriere
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Ragazzi, portate la bandiera italiana, il tricolore, non solo quella della pace. Anche se vorrei che ci fossero centinaia di bandiere dell'arcobaleno e che non ne sia bruciata nessuna, questo è l'obiettivo che spero di portare a casa”, dice Claudio Bisio. Il concerto del Primo Maggio si àncora alla stretta attualità: lo sfregio milanese del 25 aprile contro Israele e i caduti a Nassiriya.

Il concerto della Festa del Lavoro sarà dedicato ai tre militari caduti nell'imboscata in Iraq. “Non c'è contraddizione dice Bisio tra la festa e il lutto, anzi, l'importante è la capacità di reagire alle difficoltà. L’Italia ha bisogno di avere fiducia”. “La coincidenza dice il presidente della Rai Claudio Petruccioli consente di mettere in risalto che in Iraq sono morti tre lavoratori”.

Bisio condurrà la manifestazione per la terza e ultima volta: “La trilogia mi sembra che abbia una sua ragione. Bisogna essere disponibili a rimettersi in gioco, il ricambio è giusto. Ho 49 anni, mi piacerebbe che il prossimo anno ci fosse un giovane. Quando l'ho detto agli organizzatori ci sono rimasti male e... Poi si vedrà. Però mi ha fatto piacere, si vede che ho lavorato bene. Ma ora avanti qualcun altro. Ho avuto l'onore, senza retorica, di condurre questa kermesse. ho avuto anche proposte dal Festival di Sanremo, ma io ho preferito il Primo Maggio”.

Il concerto in piazza San Giovanni, in diretta su Raitre dalle 16 alle 23, è dominato dalla musica italiana. Ci sono due centravanti. Pino Daniele, che ha chiesto di aprire il concerto e canterà quattro brani tra i quali Napul'è, e Ligabue che si esibirà attorno alle 21.30. Poi Piero Pelù, Caparezza, Teresa De Sio & Raiz, Alex Britti & Edoardo Bennato, Vinicio Capossela, Max Gazzè con La Camera Migliore, Ascanio Celestini, Enzo Avitabile, Bandabardò, Enrico Capuano, Ladri di Carrozzelle, Marlene Kunz, Modena City Rambleras, Negramaro, Roy Paci & Aretuska, Andrea Rivera, Sud Sound System, i Nomadi; Unici stranieri, Hard Fi e la vocalist Skin dei disciolti Skunk Anansie.

Mentre i leader confederali in mattinata andranno a Locri, simbolo della malavita organizzata (la rassegnazione e la violenza sono anche figlie del tasso di disoccupazione, il doppio rispetto al dato nazionale), centrando gli interventi “contro tutte le mafie”, il concerto ha come sottotitolo Viva l'Italia, la canzone di Francesco De Gregori. Se anni fa proibì al partito Socialista di Craxi di usare il suo brano come sigla del congresso (non fu nemmeno preavvertito), ora ha dato via libera e Viva l'Italia verrà cantata in coro da buona parte degli artisti, Bisio compreso: “L'avevamo scelta prima delle elezioni, ora che l'italia è spaccata in due, forse ancora di più bisogna gridare W l'Italia”.

Dopo le dediche degli anni scorsi (da Gaber a De André e Jannacci), è il momento delle contaminazioni. Siccome è un work in progress, la scaletta è in via di definizione. Di sicuro Pelù canterà Amara Terra Mia di Domenico Modugno e i Negramato Vedrai Vedrai di Luigi Tenco. Tra gli altri omaggi, quello a Sergio Endrigo.

Il conduttore avrà due spalle: Marco Marzocca e Luca Medici, alias Checco Zalone, cabarettista neomelodico, direttamente dal circo di Zelig. Autori, Gino & Michele, Sergio Rubino, Ermanno Labianca.

I leader confederali hanno firmato un accordo triennale con la Rai per trasmettere il concerto. “Questo consentirà commenta Guiglielmo Epifani della Cgil di organizzare le cose per tempo e dunque anche la qualità migliorerà, in tutti questi anni fino alla fine ci sono stati problemi o nodi irrisolti”. Che l'aria a viale Mazzini, dopo le elezioni è cambiata, si vede dall'attenzione rivolta dai vertici alla presentazione in viale Mazzini. “Ho lavorato per due anni in un clima sospettoso dice Claudio Bisio abbiamo anche avuto la strana differita di quindici minuti perché c'erano le elezioni europee e si voleva controllare la piazza, io dimagrii tre chili in due giorni. La nostra vittoria fu che nemmeno un secondo venne tolto. Anche ora siamo in par condicio, tra poco a Roma ci saranno le amministrative, ma nessuno stavolta ha avuto dubbi”.