Doppia lite sul 1° Maggio: Forza Italia critica lo show, Jannacci accusa i colleghi

“Spot anti-Berlusconi”, la sinistra: “Furia censoria”
Il cantautore: troppi in piazza solo per muoversi

Testata
Corriere della Sera
Autore
Valerio Cappelli & Sandra Cesarale
Data
03 maggio 2005
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Articolo sul Corriere
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ROMA Concertone del Primo Maggio a due facce: da un lato è filato via liscio, senza incidenti (un'altra bella prova di massa per Roma); dall'altro sono arrivate puntuali le polemiche: stavolta sia musicali sia politiche, Forza Italia contesta l'impronta antiberlusconiana in piazza San Giovanni: “Sono state otto ore consecutive di propaganda ininterrotta e sguaiata contro il presidente del Consiglio Berlusconi e il suo governo”, dice il coordinatore nazionale di FI Sandro Bondi.

“La furia censoria di esponenti della destra si è abbattuta contro Claudio Bisio, uno degli autori più sensibili e intelligenti del panorama nazionale, che peraltro coordina “Zelig”, una delle trasmissioni di Mediaset con un altissimo consenso di pubblico, di critica”, ribatte Giuseppe Giulietti, capogruppo del Democratici di Sinistra della commissione di Vigilanza Rai. Sotto accusa i brevi interventi dei giornalisti di Raitre che ha trasmesso la lunga diretta dalle 16 a mezzanotte , Giovanni Floris e Federica Sciarelli. I due sono stati applauditi dal 500 mila ragazzi in piazza (il flusso continuo è stato di un milione), ma contestati dagli esponenti del premier.

Giorgio Lainati della Vigilanza della Rai: “Abbiamo assistito a una dimostrazione di assoluta mancanza di stile da parte dei giornalisti, dipendenti del servizio pubblico, saliti sul palco per dare il loro contributo intellettuale e culturale al dileggio nei confronti del presidente del Consiglio”.

Per Enzo Jannacci non si può dire che sia stato un compleanno riuscito. Il cantautore milanese, che compie 70 anni a giugno, era il grande festeggiato al concertone del Primo Maggio, che proprio lui ha criticato: “Io ringrazio tutti dice con la consueta schiettezza in camerino gli omaggi fanno piacere e a caval donato non si guarda in bocca. Però il concerto, così com'è, va ripensato”.

Jannacci è stato omaggiato con alcune cover, ricordato con affetto dalla verve del conduttore Claudio Bisio. Ma se la prende con una certa mentalità mercantile, troppo commerciale, stonata per i nobili principi della Festa del Lavoro: “Mi pare che ci sia troppo baccano, senza pensare alla piazza. Il rumore dovrebbero farlo solo i ragazzi del pubblico. Ho visto che molte band investono su questo concerto per promuovere i loro duovi dischi o per fare qualche serata in più”. Jannacci pensa a Bruce Springsteen, “virtualmente” presente con l'anteprima del video “Devil & Dust”: “Se fosse qui lui, avrebbe suonato all'antica, chitarra e voce. Altrimenti il concertone, se continua così, rischia di diventare peggio del Festival di Sanremo, dove almeno ci sono anche delle belle canzoni da ascoltare; questi invece, gridano molto. Mi sembrano in sintonia Tiromancino, Subsonica e Modena City Ramblers, ho sentito troppi “gruppuscoli”, con tutto l'affetto che ho per loro”.

Come risponde il nuovo rock, italiano sceso in piazza a San Giovanni? “Siamo d'accordo con Jannacci dicono Le Vibrazioni anche se a noi il concerto è piaciuto. Guardare le cose da un altro punto di vista fa sempre bene, anzi proponiamo Jannacci for President. Che presenti lui nel 2006 il concerto insieme a Bisio. Si fa troppo rumore? Jannacci è un grande, però deve capire che i tempi sono cambiati. È vero che a volte si urla a vuoto. Se lo fai per catturare un messaggio giusto, è lecito urlare”.

Cristiano Godano dei Marlene Kuntz: “Quello che dice Jannacci è vero, ma non vedo le premesse per uno scandalo, ogni band che va al Primo Maggio ha una doppia consapevolezza: far conoscere la propria musica, i gruppi sgomitano per apparire in una delle poche occasioni, e partecipare a un rito di massa che ha una sostanza”. Federico Zarnpaglione dei Tiromancino: “Non me la sento di polemizzare. Mi è sembrata del tutto fuoriluogo Juliette Lewis. Si vede che viene dal cinema. Sembrava l'attrice che interpretava una cantante punk”.

Sul piano musicale hanno vinto Francesco De Gregori e i Subsonica e l'Orchestra di piazza Vittorio con gli Avion Travel, tagliati dalla diretta tv. In piazza, nonostante le polemiche di Forza Italia, meno bandiere rosse ma tanta allegria. Nelle prime file c'era uno striscione che sbeffeggiava il premier, col volto tumefatto e senza denti, sovrastato da poche parole inglesi rubate a Martin Luther King: “I have a dream”.