Pasticcio alla Bisio con «Paté d’animo»

L’attore-cantante a Milano per il suo primo lp, un miscuglio demenziale di rap, e motivi degli anni Sessanta

Testata
il Giornale
Autore
Alessandro Traverso
Data
11/12/1991
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Articolo su il Giornale

Ha il volto dell'uomo qualunque eppure con «Rapput», tormentone estivo su 45 giri rimasto in classifica per quattro mesi, 50 mila copie vendute, Claudio Bisio ha superato i cantanti pur essendo un attore. Comparsa nei film di Gabriele Salvatores (in "Tournè" faceva Il benzinaio), l'artista cresciuto a Milano tra le quinte del teatro dell'Elfo, accanto a Paolo Rossi e Silvio Orlando, l'altra sera ha presentato una collana di demenzialità scritte a quattro mani con Rocco Tanica (il Sergio Conforti di «Elio e le storie tese») tradotta in ellepì con il titolo di «Paté d'animo». Pur avendo dimostrato che il suo cantar ridendo è tanto redditizio da far invidia ai cantanti veri, «Paté d'animo» – ha spiegato – è destinato a restare il mio primo e unico capitolo discografico».

Perché? gli abbiamo chiesto. «Continuerò a far l'attore, anzi il prossimo film di Salvatores, “Puerto escondido", tratto da un racconto di Pino Cacucci, nel quale recito da coprotagonista, sarà la mia grande occasione. A Diego Abatantuono (il protagonista) fuggito in Messico mi offrirò come amico». Dunque il disco è una parentesi scanzonata? «Lo considero uno scherzo dl lusso. Uno scherzo per chi conosce Elio (ospite in "Germano, i sellini e sua madre"), costato sforzi non indifferenti. Con Sergio Conforti abbiamo cesellato suoni e campionato effetti strabilianti».

L'album si apre con «Sapore di pinne», miscuglio di rap improbabile e divertente. Oggetto della satira quei rumorosi disc–jockey che, malati dl protagonismo, trattano qualsiasi melodia come uno scampolo di stoffa da tagliare e cucire su misura. Bisio, impersonando il Fantozzl dei «deejay», cuce «Sapore dl sale» con «Pinne, fucile e occhiali». di Vianello. Poi con altrettanta disinvoltura fa parlare i videogiochi citando la fantascienza dl Kubrick in «Alfonso 2000», titolo di una canzone che fa il verso a «2001 odissea nello spazio». "La droga fa male" è invece la rilettura – spiega Bisio – dl un monologo teatrale che all'origine era anche più goliardico: lo proposi al Clak e al Costanzo show».

Francesco Baccini non se l'è presa per la parodia delle sue «Donne di Modena»? «Tutt'altro. "Le donne di Tunisi" è piaciuta moltissimo a Francesco».

Quel che il disco di Claudio Bisio non contiene è, per esempio, un'esilarante parodia del mondo dl Walt Disney. «Quella vacca dl Nonna Papera»: verrà eseguita nello spettacolo in scena dal 17 dicembre al 12 gennaio, al teatro Arti di Roma. Ma non è da escludersi che, dall'aprile dell'anno prossimo, quando «Elio e le storie tese» avranno pubblicato il loro secondo ellepì, le demenziali trovate di Bisio troveranno posto sui palcoscenici battuti dalla sgangherata band dl RoccoTanica.