I bambini sono di sinistra?

Un metodo vero e proprio non c'è. Piuttosto un rodaggio, smaltito da tempo. Piuttosto, una comprensione reciproca.
Questo mi viene da dire pensando alla scrittura per "I bambini sono di sinistra".

A monte una domanda: "di cosa stiamo parlando?". Di noi, di un individuo che ci somiglia, che non ha – come non abbiamo, orcozio – una certezza, un'ideologia fortificata; che pasticcia – come pasticciamo – tra contraddizioni, smarrimenti, debolezze.

L'ironia è, a questo punto, una sorta di difesa, un modo per proteggere il personaggio; per permettergli di offrire a se stesso e a chi gli sta davanti, quella miseria lì, tutt'altro che rassegnata.

La base, insomma, è anche una cosa seria. Il resto è un cazzeggio senza pretese oppure un far finta di riderci su o, ancora, una riflessione comica perché amara.
Conta, nello specifico, il rapporto personale perché insieme – Claudio ed io – beviamo birrette, camminiamo o andiamo in vacanza.

La punteggiatura, la scelta delle parole riguarda un modo di parlare, di dire; di dicutere e di ridere. Riguarda Milano, per qualche verso, con quel cinismo che fa tradizione gergale.
Così, parole dette e poi scritte per essere usate parlando in un teatro, per ribadire la vicinanza di un personaggio alle persone che ascoltano.

È una scelta precisa, qualche volta meno comoda rispetto alla satira o al comico puro. È un'intenzione che somiglia ad un'esigenza, che si sforza – nel piccolo ovviamente – di cercare un senso anche ostentando un non senso.

La faccenda dura da un pezzo, mi piacerebbe che continuasse sempre ma sto scivolando sul personale e penso che non interessi a nessuno. Invece, per chiudere, una nota breve: Il monologo "I bambini sono di sinistra" è stato ispirato da Gianni Rodari ed è stato scritto pensando a Giorgio Gaber e al suo "Qualcuno era comunista", pensando che Gaber potesse ascoltarlo a teatro. L'omaggio alla memoria diventa così una consolazione assai debole.

Claudio è convinto che si possa scrivere allo stesso modo "I bambini sono di destra". Ci ho provato: non è vero. Ma questo esempio vale, mi sembra, per spiegare il resto. Come funziona e come non funziona, appunto.
Questo non metodo di lavoro.