Asini, oppure Donkeys, o Natural Born Donkeys, o Born Natural Donkeys, o DonkNatural Borneys, o Bornural Dorn Nonkeys, Donkural Norn Bonkeys o Bonk DonkeytalNaturs che dir si voglia sarà un film che definire bello è riduttivo, e definire epico un po' da esagerati.
Donkeys , o Naturan Dron Bronkeys, o Norn Batural Nonkeys, o Kond Laturan Sorneyb, o Lornurab Nord Sonkeyn, Lonkurad Nors Bonkeyd e/o Komb Lonkeytad Saturn – ma chiamiamolo da adesso per comodità Asini – è al momento un film dalle pizze inedite generato dalla mente tortuosa di Claudio Bisio (l'indimenticabile assistente di Jerry Hall in Topo Galileo di Beppe Grillo) che lo ha scritto con Giorgio Terruzzi e Roberto Traverso (gli indimenticabili Terruzzi e Traverso di Asini) e si è messo d'accordo con Antonello Grimaldi perchè lo diriga. Quindi per sommi capi: Asini, prodotto da M. Totti, scritto da Claudio B., regia di A. Grimaldi, con C. Bisio.
Per tacitare qualsiasi accusa di nepotismo nei confronti di Bisio, precisiamo che la scelta di C. Bisio per il ruolo di protagonista è stata serena. E siccome i personaggi e gli argomenti della trama sono un po' come dei figli, li menzioneremo in ordine alfabetico. Sì, perché dentro Asini trovan posto asini, Bisio, contrasti, dog sitters, esterni giorno, fidanzate, giuliano, hop hop cavallino, Italo, lei&lui&lei, mischie, natural born donkeys, oltranzisti, padre Anselmo, quando quando quando, rugby, sfratti, Tomalino, un passante, verità (momento della), zia, non necessariamente in quest'ordine. E per i titoli di coda vi promettiamo würstels, Xanadu e Yalta. Gli attori, minchia se son bravi. Giovanna Mezzogiorno in stato di grazia, Arnoldo Foà in stato di grazia (fa il vescovo) Maria Amelia Monti in stato interessante, Claudio Bisio in stato interessantissimo (fa il protagonista) e una gragnuola d'altri. Cameo (camei?) a piovere di Mastandrea, Elio, più altri che non mi ricordo fra cui io.
La musica dovrebbe farla Rocco Tanica (l'indimenticabile contemplativo della scena del club di scambisti in Rocco e le Storie Tese, di Rocco Siffredi) ma non si può mai sapere, dato che – come ci insegna il passato recente – oggi ci siamo, oggi non ci siamo più.
Direi che ci siamo detti tutto. Mi raccomando: ascoltate la musica di questo film, intanto perché se andate al cinema e vi tappate le orecchie poi non sentite neanche i dialoghi (e se ve le tappate solo per le musiche siete solo bastardi), secondo perché la musica è bella tutta, bella e brutta, magari scritta da un altro, per un altro film che è in un'altra sala o magari senza neanche il film: una musica, così, neanche fortissima di volume, diciamo a volume medio, con la sua bella melodia, precisa, che magari la senti alla radio, o nelle cuffiette, poi spegni la radio, spegni le cuffiette e la musica ti sembra di sentirla ancora, poi però non ti sembra di sentirla più, e ti accorgi che non ti manca. Mangi un po' di formaggio, ti lavi i denti, vai a letto, te ne dimentichi e non muore nessuno.
Asini non sarà un film vietato, quindi parlatene liberamente ai vostri figli piccoli e ai minori in genere. Non sarà in 3D, quindi non fate aggiottaggio di occhialini. Asini non lancia sfide, ma si propone come valida alternativa a quella cultura del silenzio che discrimina i film non ancora usciti nelle sale come se quelli usciti fossero chissà cosa.
O almeno così mi è sembrato.
In fede
Rocco Tanica