Un Sogno lungo… Più di due anni, ormai, dato che, la prima volta che debuttò sulle scene del Teatro dell’Elfo, questo Sogno di una notte d’estate, musical rock liberamente tratto dalla quasi omonima commedia di Shakespeare, fu nell’ottobre dell’ 81. E fu subito un successo. Di più, divenne quasi un fenomeno di costume, un «caso teatrale» destinato a dare più di uno scossone alle platee cittadine. A Milano lo spettacolo registrò per due mesi ogni sera il tutto esaurito, quindi partì per una serie di repliche in tutta Itlia che gli fecero toccare l’invidiabile record di duecentomila presenze a fine stagione.
Così quando la Terza Rete rai propose al suo giovane regista, Gabriele Salvatores, di riprendere televisivamente lo spettacolo, questi rilanciò un «Perché non ne facciamo un film?». «L’idea piacque – ha raccontato ieri Salvatores presentando alla Terrazza Martini la sua pellicola che sarà distribuita nelle sale dal prossimo nove febbraio – ma mi consigliarono di presentare il progetto alla Rete Due. Lì mi dissero di sì a patto di trovare un produttore e un distributore».
Niente di più difficile, data l’attuale crisi del cinema italiano, ma per un Sogno firmato Shakespeare e in chiave rock nulla è impossibile. In breve saltò fuori il produttore: la Politecne cinematografica, e quindi anche il distributore, la Gingi film. Così dal nove maggio scorso e per sette settimane hanno avuto luogo tra Milano e dintorni, le riprese cinematografiche di questo musical (costo 750 milioni) che racconta tra lo scherzo, il sogno e un filo